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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Strategie e progetti del Piano Mattei. Ecco come l'Italia è in prima linea in Africa

Presso Palazzo Rospigliosi si è tenuta la seconda edizione dell’Annual International Meeting, organizzato da Apri e Confprofessioni, dedicato quest’anno alla strategia messa a terra dal governo italiano per il continente africano. Cosa hanno detto Marco Minniti, Lapo Pistelli, Antonio Tajani e Giulio Terzi Sant’Agata

L'industria russa torna al 1991. L'attacco del Cremlino alle imprese

A oltre trent’anni dalla fine del comunismo e dall’avvio delle grandi privatizzazioni degli anni Novanta, Mosca rivuole improvvisamente indietro le industrie, promuovendo finte cause contro quegli industriali in odore di fronda e riappropriandosi delle azioni

Janet Yellen

Sugli asset russi l'Europa scatta mentre Yellen prova a blindare il G7

Tra due giorni la riunione sul Lago Maggiore dei ministri delle Finanze, che potrebbe spianare la strada a un accordo finale per lo smobilizzo dei beni russi, a giugno nel summit di Borgo Egnazia, in scia a quanto già deciso dall’Europa. Per questo il segretario al Tesoro americano è giunto a Francoforte, da dove ha tentato di serrare i ranghi tra i Grandi della Terra. Anche nel contrasto all’avanzata cinese sulle auto elettriche

La finanza non ha bisogno di rappresaglie. La zampata russa sulle banche letta da Sapelli

​Un errore pensare che usare gli asset russi per finanziare l’Ucraina possa mettere paura al Cremlino, si finirebbe con l’innescare solo altra rabbia. E poi una Russia a pezzi non conviene nemmeno all’Europa. La Cina? Non è poi così amica di Mosca. Intervista all’economista e storico Giulio Sapelli

Così Byd fa terra bruciata anche in Cina

Byd, che sta mettendo a soqquadro il mercato dell’auto elettrica mondiale, abbatte i prezzi anche in patria, mettendo in difficoltà la concorrenza del suo stesso Paese. E trova nuove sponde in Turchia

L'Italia ha bisogno del suo ceto medio. Cida spiega come ritrovarlo

La spina dorsale dell’economia nazionale, fatta di manager, dirigenti e liberi professionisti, ha sempre più difficoltà a credere in un futuro migliore e non si sente sufficientemente protetta. Colpa di un fisco iniquo e dell’assistenzialismo. Il dibattito a Montecitorio promosso dalla Cida

Global tax e asset russi, di cosa si parlerà al G7 delle Finanze e Stresa

La prossima settimana l’incontro tra i ministri dell’Economia, che precede il summit di Borgo Egnazia. In agenda, la monetizzazione dei beni sequestrati a Mosca e il primo pilastro della minimum tax. Ma non solo

Africa, Cina e Intelligenza Artificiale. Dove il G7 non dovrà fallire secondo le imprese

A Confindustria la lunga giornata del B7, il summit di manager, industriali e banchieri, per confrontarsi con la politica e preparare un’agenda da sottoporre ai grandi della Terra che si riuniranno a Borgo Egnazia tra meno di un mese. Cina, nuove tecnologie, investimenti e questione africana i temi su cui non è più possibile tentennare

Byd, Stellantis e i dazi. Il grande gioco dell'auto elettrica secondo Paolo Bricco

La Cina ha un netto vantaggio in termini di assemblaggio ed è così che si spiega la sterzata di Stellantis verso il Dragone. Se il Vecchio continente vuole recuperare terreno, ha solo due strade: rimettere mano ai sussidi o rallentare la transizione dal motore endotermico all’elettrico. I dazi? Questione più politica che industriale. Colloquio con l’esperto e saggista, inviato del Sole 24 Ore

Payback, conto alla rovescia. Come si muoverà il governo

La prossima settimana la Corte costituzionale si pronuncerà sulla sentenza del Tar del Lazio che ha messo in dubbio la legittimità costituzionale della norma che impone alle imprese biomedicali di concorrere al disavanzo delle Regioni. Ma Fratelli d’Italia è pronto a intervenire, coperture permettendo

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