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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Ecco come gli Usa stanno strappando l'Africa al Dragone

Dopo decenni di dominio assoluto e di debito tossico, gli investimenti a stelle e strisce nel continente africano superano quelli cinesi. E con il Piano Mattei, l’argine dell’Occidente all’avanzata del Dragone può irrobustirsi. Ora a Pechino non resta che puntare sulla manifattura

Sulle terre rare un modello americano per l'Europa. Pelanda spiega come competere con la Cina

Pechino continua a giocare sporco con l’Occidente, la sua non è e non sarà mai una concorrenza leale. Per questo quello di Giorgetti, più che un allarme, è una presa di coscienza. In Corea del Sud Trump e Xi hanno firmato solo una fragile e temporanea tregua, Washington fa bene a tutelarsi con accordi sulle terre rare fuori dall’orbita cinese. L’Europa dovrebbe fare lo stesso, il problema è che non è uno Stato unitario. Intervista all’economista e saggista Carlo Pelanda

Australia, Argentina e Groenlandia. La tela di Trump, oltre la Cina, sulle terre rare

Al netto della tregua raggiunta due settimane fa in Corea del Sud, gli Stati Uniti continuano a creare i presupposti per fonti di approvvigionamento di minerali sfuggite ai tentacoli cinesi. Un piano B che rischia di diventare un piano A

L'Europa tenta la spallata sugli asset russi. Il rebus del Belgio

In queste ore gli emissari di Palazzo Berlaymont stanno cercando di convincere il governo belga a mettere da parte i timori per uno smobilizzo delle riserve della Banca centrale russa detenute nelle finanziarie del Paese. Missione complicata e delicata al tempo stesso. E forse i droni su Bruxelles e Liegi hanno una spiegazione

Senza sussidi Byd dovrà giocarsela alla pari anche in Europa

Con l’approvazione dell’ultimo piano quinquennale, Pechino ha sancito lo stop al sostegno pubblico al costruttore di Shenzhen. Che ora dovrà tornare a rispettare le leggi del mercato, dimostrando di che pasta è fatto. E non solo in Cina

Green deal, difesa e chip. L'appello delle imprese all'Europa (al bivio)

Le confindustrie di Francia, Italia e Germania chiedono all’Europa di aprire gli occhi e mettere finalmente al centro del villaggio la crescita, l’autonomia e trasformare il mito della transizione in un’operazione realistica e costruttiva. E anche sulla Difesa serve una presa di coscienza

Come cambia l'intesa Ue sul clima (c'entra l'Italia). Il commento di Tabarelli

L’accordo tra i ministri dell’Energia arrivato al termine di una maratona di 24 ore, porta in dote una traiettoria decisamente più morbida rispetto ai desiderata della Commissione europea, pur mantenendo l’obiettivo di una riduzione del 90% delle emissioni entro i prossimi 15 anni. Ma per Tabarelli il Green deal è ancora micidiale

La sfida dell’acqua nell’agricoltura del 3° millennio. Tutti i numeri dell'osservatorio Acea-Intesa Sanpaolo

Dopo aver siglato, lo scorso anno, una partnership per la salvaguardia del bene più prezioso del Pianeta, la banca torinese e la multiutility capitolina hanno presentato il loro secondo osservatorio. Partendo da una considerazione: senza formazione e buona finanza, non c’è transizione. E ci sarà anche il primo corso nazionale di water management

Qui Cina ci cova. Così il Dragone continua a minacciare l'economia Usa

Veti e blacklist non sono bastati a sbarrare la strada a tutte quelle aziende del Dragone potenzialmente pericolose per l’economia e la sicurezza nazionale. Ora la nuova frontiera cinese sono imprese in doppio petto e battenti bandiera a stelle e strisce ma in realtà controllate da Pechino. Report della Information tecnology&innovation foundation

Fuga dal petrolio russo. La Cina taglia i ponti con Rosneft e Lukoil

L’onda lunga della nuova raffica di sanzioni contro le big oil del Cremlino ha spinto Pechino a ridurre drasticamente le forniture di oro nero dal suo alleato. E chi ne approfitta sono le grandi compagnie occidentali

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