Skip to main content

 About Giuliano Cazzola

Giuliano Cazzola, nato a Bologna nel 1941, è stato allievo di Federico Mancini,si è laureato in giurisprudenza all'Alma Mater dove è stato docente di diritto della previdenza sociale. E' considerato uno dei massimi esperti di lavoro e previdenza. E' editorialista del Sole 24 Ore e del QN, partecipa a parecchie trasmissioni radiofoniche e televisive, è autore di importanti saggi e di una ventina di libri sui temi del lavoro e del welfare. Dopo aver trascorso una lunga esperienza sindacale ricoprendo incarichi di rilievo locale e nazionale, dal 1994 al 2007 ha svolto funzioni di prestigio e di responsabilità negli enti previdenziali (è stato presidente dei collegi dei sindaci di Inpdap ed Inps) e nell'ambito dell'Unione europea. E’ commendatore al merito della Repubblica. E’ stato deputato del PdL nella XVI Legislatura e vice presidente della Commissione Lavoro, nonché componente della Commissione di vigilanza sugli enti previdenziali.

La piazza dei 5 Stelle non conosce la Storia. La versione di Cazzola

L’obiettivo di Giuseppe Conte è quello di intercettare, al fine di un maggior consenso elettorale, il “tengo famiglia degli italiani” raccogliendoli sotto il simbolo della “falce e pochette” e trattandoli come un popolo di sprovveduti. L’opinione di Giuliano Cazzola

Ventotene mon amour. Il dibattito sul Manifesto letto da Cazzola

L’Europa che – al di là del titolo attribuito ai piani – procede a un massiccio piano di riarmo, non viene meno rispetto alla prospettiva del 1941, non abdica al conseguimento di quegli obiettivi, ma assume tutte le misure necessarie nell’attuale fase per mantenere viva la fiamma accesa da tre visionari capaci di immaginare scenari futuri al di là dei cupi orizzonti che si potevano intravvedere da una isoletta del Tirreno nel lontano 1941. L’opinione di Giuliano Cazzola

Vi racconto i 10 anni dell'arbitro Mattarella. Scrive Cazzola

Mattarella ha sempre voluto paragonare il ruolo del Capo dello Stato a quello di un arbitro, la cui direzione della partita è tanto più efficace se i giocatori lo aiutano. La riflessione di Giuliano Cazzola

La sinistra è in crisi perché non si fa le domande giuste. Scrive Cazzola

In Italia la sinistra non è in crisi perché la destra le ha rubato il mestiere e la base elettorale. La vera innovazione nella politica del governo Meloni sta nella sua continuità con quella del governo Draghi, mentre la sinistra la sta ripudiando, per inseguire la dottrina Landini della rivolta sociale. Il commento di Giuliano Cazzola

Caso Cecilia Sala, guai a distorcere fatti e regole. L’opinione di Cazzola

Attenzione ai tentativi di attribuire agli Stati Uniti (che pretendono l’estradizione di Abedini) una corresponsabilità nel sequestro della giornalista italiana. L’opinione di Giuliano Cazzola

Cosa c'è dentro la matrioska della finanza pubblica. Scrive Cazzola

Il ddl di bilancio può essere rappresentato da questa bambolina, di cui è intuibile l’assoluta dipendenza di quelle che volta per volta la contengono. Ecco perché nell’analisi di Giuliano Cazzola

Dal D-Day all’Ucraina, il prezzo della libertà. L’opinione di Cazzola

Questa settimana si è celebrato l’80° anniversario dello sbarco in Normandia. La presenza del leader ucraino Zelensky ha evidenziato i paralleli tra la resistenza degli alleati di ieri e la resistenza davanti all’invasione russa di oggi

Se a Napoli (e non solo) la Cgil rimane sindacato solo all'anagrafe. La versione di Cazzola

A Napoli la Cgil ha ulteriormente consolidato la sua vocazione transgender: quella, cioè, di un sindacato che rimane tale all’anagrafe, ma che si caratterizza sempre più – come identità di genere – su temi politici, divenendo non solo una componente, ma un federatore del fronte delle opposizioni. Il commento di Giuliano Cazzola

Il "posto fisso" è arrivato al capolinea? L'analisi di Cazzola

L’impiego nel settore pubblico non sembra rappresentare più il posto più ambito. Al di fuori della Pa vi sono infatti situazioni più appetibili per lavoratori vecchi e nuovi. E proprio su questo si dovrebbe andare ad agire

Ecco i motivi dell'amara performance sui salari dell'Italia. Il Rapporto Ocse letto da Cazzola

L’organizzazione dei Paesi industrializzati ha indicato tra i grandi Stati aderenti al Gotha dell’economia mondiale l’Italia come quello che ha registrato il maggior calo dei salari reali dal momento che gli stipendi rapportati ai prezzi sono diminuiti di più. Contenuta crescita della produttività, criticità nella struttura della contrattazione collettiva, ampiezza del cuneo fiscale e contributivo sono solo alcuni dei motivi che hanno portato a questo risultato. L’analisi di Giuliano Cazzola

×

Iscriviti alla newsletter