Sulla questione dell’applicabilità al pubblico delle nuove regole del recesso individuale ai nuovi assunti (come previste nello schema di decreto delegato attuativo) la tesi del governo è corretta, ma viene spiegata nella maniera sbagliata. Sembrerebbe, infatti, che l’esecutivo intenda soltanto difendere l’inamovibilità dei pubblici dipendenti e che lo faccia con argomenti privi di qualsiasi consistenza, come se l’assunzione tramite concorso…
Giuliano Cazzola
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Licenziamenti nel settore statale, ecco verità e falsità
Che il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (con annessa la disciplina del licenziamento individuale) non si applichi ai pubblici dipendenti aggiunge un ulteriore dubbio, tra i tanti, sulla qualità e l’efficacia del provvedimento. Altro che rivoluzione copernicana! Per l’esercito della pubblica amministrazione è il sole che continua a girare intorno alla terra. LE BIZZARRIE DEL MINISTRO MADIA Prima…
Jobs Act, ecco cosa è davvero successo all'articolo 18
Per capire come sarebbe finita la vicenda del Jobs act Poletti 2.0 non erano necessari abili ed informati retroscena, raffinate analisi in punta di penna; e neppure informazioni di prima mano di quanti si accreditavano come protagonisti della stesura dei testi. Bastava seguire due piste tra loro coerenti e collegate: la convenienza politica e l’interpretazione delle norme per come venivano…
Torti e ragioni del premier sull'articolo 18 stile Renzi
Quando polemizza con gli esponenti di Area popolare che criticano lo schema di decreto legislativo sul contratto a tutela crescente (con annessa la disciplina del recesso) Matteo Renzi usa un argomento difficile da smontare: loro, a suo tempo, hanno governato per anni, ma si sono guardati bene – dopo lo scontro con Sergio Cofferati nel 2002 – dal riproporre nuovamente…
Jobs Act, l'unica certezza è che l'articolo 18 non è più un tabù
Oggi il Governo (dopo la maratona che ha condotto al varo contrastato della legge di stabilità 2015) presenterà i primi schemi di decreti delegati in attuazione del Jobs act Poletti 2.0. Salvo sorprese dell’ultima ora si tratterà di due provvedimenti: il primo relativo all’istituzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (il clou della legge delega n. 183/2014); il…
C'è una sorpresina nel Jobs Act?
Comincia a farsi strada la convinzione per cui, nella vicenda dei due fucilieri di Marina, si debba rivedere la linea di condotta fino ad ora seguita dalle Autorità del nostro Paese. Non possiamo continuare a trattare come se fossero degli eroi ingiustamente trattenuti (‘’liberate i marò’’) due militari che in India sono accusati di omicidio. Se l’Italia, giustamente, vuole rivendicare…
Quello strano forcing di Renzi per il dopo Napolitano
Non vorrei mai sentire pronunciare la parola ‘’dimissioni’’ da Giorgio Napolitano. Ma se così ha deciso credo che il Presidente dovrebbe scegliere la data al più presto e in piena autonomia, senza farsi minimamente condizionare dalle scadenze che Matteo Renzi ha indicato per l’attuazione del suo programma, a partire dall’iter della legge elettorale. ++++ Non ho mai avuto simpatia né…
La guerra dei due mondi tra Renzi e i sindacati
Più di settant’anni or sono (esattamente il 3 giugno 1944, tre giorni prima del D Day, quando gli alleati sbarcarono in Normandia) i rappresentanti del Pci, del Psi e della Dc sottoscrissero il Patto di Roma da cui nasceva la Confederazione generale italiana del lavoro (la Cgil). Benché i firmatari si premurassero di sottolineare che la Confederazione ‘’è indipendente da…