Aiuti, ma come? Forse l’Occidente, anche in quei casi in cui sarebbe servita l’azione diretta di un soggetto istituzionale, ha preferito affidarsi a un progetto realizzato peraltro da attori esterni. Basti pensare all’esercito regolare afgano. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino, Luiss)
Igor Pellicciari
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I segreti dell'internazionale no-Vax. Scrive Pellicciari
Da movimento trasversale è diventata una vera e propria internazionale. I no-Vax hanno serrato i ranghi, si muovono dietro la stessa bandiera, riescono a riempire le piazze. Istruzioni per l’uso per non ripetere gli errori della Brexit. Il commento di Igor Pellicciari (Luiss/Università di Urbino)
A che servono le Olimpiadi? La provocazione di Igor Pellicciari
La strabordante retorica tradisce l’obiettivo geopolitico dei Giochi: dare allo Stato la possibilità di ritagliarsi un veloce momento di orgoglio nazionale da giocarsi sul piano interno. Tanto più ora che il Covid ha messo in crisi la legittimità delle istituzioni. Ma le gare in una Tokyo desolata sapranno ripetere l’incantesimo? L’analisi di Igor Pellicciari, ordinario all’Università di Urbino e docente Luiss
Cold case – Il Deep fake e la politica ologramma. L'analisi di Pellicciari
È iniziato come un gioco, è diventato un problema, enorme. Il Deep Fake ha già mietuto illustri vittime della politica internazionale, a partire da Hillary Clinton. Ora ha aperto un nuovo fronte della manipolazione informativa con conseguenze imprevedibili. L’analisi del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)
Serbia-Bosnia, cosa resta dopo la condanna di Mladić
Una sentenza può chiudere un processo, non la Storia. E quella di sangue e violenza che si è lasciato Ratko Mladić è destinata a restare una ferita aperta nei Balcani. Il commento di Igor Pellicciari (Università degli Studi di Urbino)
Dirotta su Minsk. A chi conviene seguire il diritto internazionale
Protasevich, Assange, Snowden. Quando ad agire contro il diritto internazionale è uno Stato di consolidata tradizione democratica, le conseguenze nel medio-lungo periodo rischiano di essere molto peggiori rispetto a una violazione da parte di un regime. L’analisi di Igor Pellicciari, professore all’Università di Urbino e alla Luiss Guido Carli
Geopolitica rock. Se l'Italia riparte (anche) coi Maneskin
Una dimostrazione di soft, anzi di rock power. La vittoria agli Eurovision e l’ascesa dei Maneskin nelle classifiche mondiali sono anch’essi un segno tangibile della ripartenza italiana all’estero. E il prossimo anno il Paese ha un’occasione imperdibile. Il commento del prof. Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)
Salute, così l'Italia (con Draghi) torna al centro in Ue
I veri effetti (e il successo) del Global Health Summit di Roma si vedranno nel medio periodo. L’Europa torna al centro del G20 e rilancia la sua immagine nel contrasto al Covid. E Draghi rimette l’Italia al centro della (buona) amministrazione a Bruxelles. Il commento di Igor Pellicciari (Università di Urbino / Luiss)
Quanto ci mancano De Michelis e la sua realpolitik. Scrive Pellicciari
Dal Medio Oriente alla Jugoslavia, la politica estera di Gianni De Michelis è sempre stata improntata a una realpolitik riformista, scevra da arroccamenti ideologici. La stessa di cui avremmo bisogno oggi. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)
Sosia a Mosca o spia a Londra? Il mistero del principe Michael
Cosa ci dice la storia del principe Micheal di Kent, parente stretto della regina Elisabetta, sorpreso a promettere a finti uomini d’affari un incontro con Putin, dei rapporti fra Buckingham Palace e il Cremlino. L’analisi di Igor Pellicciari (Università di Urbino/Luiss)