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Enigmi (e qualche sfida) dietro la manovra. Scrive Becchetti

La sfida è quella della non autosufficienza, problema enorme destinato a crescere e a pesare sui bilanci delle famiglie. L’enigma è quello di un Paese dove solo il 15,26% dei contribuenti dichiara un reddito lordo al di sopra dei 35mila euro e paga il 63% delle imposte sui redditi. Il commento di Leonardo Becchetti

Cosa dicono i dati Istat sulla povertà e come invertire la rotta. Scrive Becchetti

Il contrasto al fenomeno richiede una pluralità di interventi con effetti a breve e medio termine. Da una parte ridurre o eliminare le differenze di accesso a istruzione e sanità, dall’altra favorire formazione e riqualificazione dei lavoratori nei processi di creazione e distruzione di posti di lavoro sempre più frequenti per via della rapidità del progresso tecnologico. Il commento di Leonardo Becchetti

Cosa c'è dietro le grandi disuguaglianze globali. Scrive Becchetti

Riqualificazione dei lavoratori, formazione permanente, regole sul commercio internazionale che evitino la corsa al ribasso sui diritti del lavoro e la tutela dell’ambiente, rappresentano le direzioni fondamentali per affrontare il grande problema delle disuguaglianze. Il commento di Leonardo Becchetti

Una transizione a prova di capitale umano verso l'AI. La mappa di Becchetti

In materia di economia e lavoro l’imperativo sarà quello di puntare con forza su formazione e riqualificazione dei lavori che rapidamente diverranno obsoleti nelle attività dove gli assistenti digitali saranno più competitivi. E la questione di un reddito di base garantito nei periodi di transizione e di riconversione sarà sempre più nevralgica

Dal lavoro alla sanità. Cosa possiamo fare con l'Intelligenza artificiale secondo Becchetti

Non siamo lontani dal vero quando diciamo che l’Intelligenza Artificiale, usata male, può produrre due tipi di danni quando è programmata per produrre un esito che non si preoccupa delle esternalità sociali ed ambientali negative che può invece generare. O quando la mano umana non è abbastanza attenta a verificare e correggere gli errori della propria creatura

Lavoro e innovazione tecnologica. Becchetti spiega di cosa preoccuparsi veramente

Sappiamo che i tanti posti di lavoro creati potranno essere occupati solo con una riqualificazione che consentirà di acquisire nuove competenze e che i lavoratori nel futuro dovranno necessariamente saper interagire con le nuove tecnologie. Per questo la direzione verso la quale dovranno essere indirizzate le politiche del lavoro, quella della formazione permanente, è assolutamente chiara se non vogliamo che il mismatch arrivi a livelli esponenziali. L’analisi di Leonardo Becchetti, professore di Economia politica presso l’Università di Roma Tor Vergata

Perché la silver economy conta. Tutti i numeri analizzati da Becchetti

Le società del futuro dovranno avere come due pilastri di welfare quelli del contrasto alla povertà, orientato al reinserimento nel mondo del lavoro, e del sostegno alla non autosufficienza degli anziani. Un motivo in più per varare politiche redistributive serie nei prossimi anni. Il commento di Leonardo Becchetti

Lavoro e Intelligenza artificiale, nessuna paura ma formazione. La versione di Becchetti

Il problema del mondo del lavoro dei prossimi anni sarà quello del mismatch, ovvero della contemporanea presenza di disoccupati e posti di lavoro vacanti. Per questo motivo la priorità numero uno delle istituzioni e del governo deve essere quella della formazione e della (ri)qualificazione della forza lavoro. L’analisi di Leonardo Becchetti

Lavoro, quando il salario minimo non basta. Il commento di Becchetti

Non è detto che il salario minimo sia la soluzione. Laddove insiste la contrattazione salariale con sigle sindacali non di facciata, le parti sociali sono dotate infatti di informazioni specifiche su situazioni e dinamiche del settore ed in grado di trovare la migliore risposta non solo per i lavoratori ma anche per l’azienda posto che i sindacati abbiamo sufficiente potere contrattuale. Ma… Il commento di Leonardo Becchetti

Manovra, come allungare la coperta. I consigli di Becchetti

La coperta della legge finanziaria è corta, certo. Ma forse non ci rendiamo conto che l’armadio è pieno di trapunte. Litighiamo sui decimali e rischiamo la procedura d’infrazione ma non ci accorgiamo di quanti e quali filoni di finanziamento europei abbiamo a disposizione e che molto spesso non riusciamo ad utilizzare. Il commento di Leonardo Becchetti

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