Skip to main content

Non Taurus, ma quasi. Berlino fa nuovi passi avanti sull'Ucraina

A meno di un mese dall’insediamento del nuovo cancelliere Friedrich Merz, la Germania cambia radicalmente approccio al conflitto ucraino. Più fondi, più cooperazione industriale e meno limiti all’uso delle armi sono le nuove parole d’ordine di Berlino

Parigi sta perdendo il controllo sull'uranio nigerino. Ma Mosca è pronta a rimpiazzarla

L’uranio nigerino, vitale per l’industria nucleare francese, è oggi al centro di una competizione feroce. Mentre la Russia (dopo la Cina) sta cercando di assicurarsi le riserve strategiche del Paese, l’azienda francese Orano perde terreno e lancia una battaglia legale per cercare di difendere i propri interessi

Canberra fa marcia indietro sul porto di Darwin. E Pechino non è contenta

Il porto nord-australiano torna a infiammare le relazioni tra Australia e Cina. L’accordo di leasing con Landbridge del 2015, all’epoca criticato anche da Washington, è oggi al centro di un acceso dibattito sulla sicurezza nazionale, in un contesto strategico segnato dalla crescente competizione nell’Indo-Pacifico

Droni marittimi e fregate potenziate. Mitsubishi alza l’asticella al Dsei Japan 2025

Con la nuova fregata e ed il nuovo Usv presentate al Dsei Japan 2025 il Giappone punta a un salto qualitativo nella propria strategia marittima. Le due piattaforme coniugano tecnologia, modularità e visione export, incarnando la risposta nipponica alle nuove minacce nello scenario indo-pacifico

Così cambia l'approccio di Taipei (e Washington) per proteggere Taiwan

Nel contesto di accresciute tensioni con la Cina, l’autodifesa diventa la via maestra per Taipei. Dalla strategia del porcospino all’aumento delle spese militari, il governo taiwanese si concentra sul rafforzamento delle proprie capacità per dimostrare (sia a Pechino che a Washington) di essere un attore responsabile e resiliente

Il piano tecnico-politico di Meloni convince Trump, ma non Mosca. Parla Missiroli

Dall’Ucraina al G7, passando per il Vaticano e Washington: l’Italia prova a inserirsi nel grande gioco diplomatico. Ma la pace resta lontana e le condizioni tra le parti sembrano inconciliabili. “La carta su cui punta Giorgia Meloni è la presunta prossimità ideologica con l’amministrazione Trump e quindi la possibilità di svolgere un ruolo se non di mediazione, sicuramente di facilitazione del dialogo”. Intervista ad Antonio Missiroli, ex-direttore dell’Euiss e già assistente del segretario generale della Nato

Pesi e contrappesi dietro ai negoziati di pace in Ucraina. La lettura di Lesser

Nel contesto di uno stallo militare e di un riassestamento geopolitico, ci sono margini per una nuova fase negoziale sulla guerra in Ucraina. Il Vaticano emerge come spazio simbolico e neutrale, mentre attori chiave come gli Stati Uniti, la Turchia e l’Italia sono considerati fondamentali per facilitare il processo. Intervista a Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund

Riad, Trump apre (anche) sui droni. Chiave anti-Cina per il nuovo Golfo

La discussione sulla vendita di droni Reaper tra Usa ed Arabia Saudita è carica di significati strategici: contenere Pechino, rafforzare le alleanze nel Golfo, e promuovere l’industria della difesa americana. Un caso esemplare di come la tecnologia militare diventa strumento di politica estera

La Cina cambia paradigma? Cos'ha detto Xi sul prossimo Piano Quinquennale

Il nuovo Piano Quinquennale della Cina ridefinisce il concetto di sviluppo economico in chiave difensiva. In risposta alle crescenti pressioni esterne e alle tensioni con gli Stati Uniti, Xi Jinping propone una strategia centrata sulla sicurezza, con l’obiettivo di rafforzare la capacità del Paese di resistere a lungo termine piuttosto che di crescere rapidamente

Vi spiego cosa nasconde Putin dietro alla telefonata con Trump. Parla Keir Giles

La strategia russa continua a puntare sulla diplomazia come strumento per rallentare le pressioni internazionali e guadagnare tempo, mentre sul campo si consolidano le posizioni militari e si cercano nuovi vantaggi territoriali a fronte di una trattativa che appare più illusoria che concreta. Conversazione con Keir Giles, direttore del Conflict Studies Research Centre e senior consulting fellow of the Russia and Eurasia Programme di Chatam House

×

Iscriviti alla newsletter