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Eco di Capitol Hill. Cancellati i dati telefonici dei funzionari del Pentagono

L’indagine sull’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio arriva a coinvolgere i cellulari in dotazione al personale del Pentagono. Alcune informazioni sarebbero, infatti, state cancellate dai telefoni dati in dotazione dal dipartimento ad alcuni alti funzionari responsabili della risposta militare alla sommossa, tra cui gli ex segretari della Difesa e dell’Esercito, Miller e McCarthy e l’ex capo dello Staff del Pentagono Patel

Dalla sicurezza al clima. Pechino chiude il dialogo con gli Usa

Dopo la visita a Taipei di Nancy Pelosi, la Cina interrompe i colloqui con gli Stati Uniti su dossier strategici, dalla sicurezza marittima al contrasto del crimine internazionale, fino alla cooperazione sul clima. Nel frattempo continua la dimostrazione di forza di Pechino con le esercitazioni militari intorno a Taiwan: il dettaglio su tutti i mezzi schierati

Chi festeggia il ritorno in volo del Boeing 787

Grazie alla ripresa della produzione dei 787 Dreamliner della Boeing, Leonardo può prevedere un miglioramento delle performance della divisione Aerostrutture, che realizza, presso lo stabilimento di Grottaglie, due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio per il velivolo, una buona notizia anche per gli oltre mille dipendenti diretti e tutto l’indotto del sito pugliese

Incursioni aeree e missili balistici. Così il Dragone minaccia Taipei

Pechino ha dato avvio alle sue esercitazioni militari intorno alle acque di Taiwan con un impressionante dispiegamento di forze, che ha visto anche il lancio di missili balistici diretti verso le acque rivendicate da Taipei. Nel frattempo si susseguono le incursioni delle forze aeree e navali oltre la linea mediana che separa il continente dall’isola. Ed è solo il primo giorno…

Approvata la riforma delle Forze armate. Niente tagli fino al 2033

Con il via libera del Senato è stata approvata in via definitiva la proposta di legge che prevede la delega al governo per la revisione del modello delle Forze armate interamente professionali, nonché la proroga al 2033 (e non più al 2024) del termine per la riduzione delle dotazioni organiche complessive a 150mila unità

Svezia e Finlandia nella Nato. Ecco il sì definitivo dell’Italia

L’Italia accoglie in via definitiva i protocolli per l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Con l’approvazione in Senato, dopo quella già avvenuta alla Camera, sale a 22 il numero di Paesi alleati che hanno confermato il loro consenso all’ingresso dei due Stati scandinavi all’Alleanza. Stasera il voto negli Usa. Restano solo sette Paesi, tra cui permane l’incognita della Turchia

Il Congresso sfida Biden sull’atomica. E intanto gli arsenali crescono

Mentre la Casa Bianca spinge per il ridimensionamento e il definanziamento di due programmi nucleari, il Congresso è intenzionato a proseguire con i due progetti, in attesa di un’alternativa possibile. Il dibattito sull’arsenale atomico Usa avviene sullo sfondo delle considerazioni del Sipri, che registra un possibile trend di crescita nel numero di testate nucleari a livello globale per la prima volta dai tempi della Guerra fredda

Battlegroup ungherese. Arrivano gli alpini della Taurinense

Completato lo schieramento dei militari italiani in Ungheria, schierati nel Paese per rafforzare l’architettura di difesa e deterrenza della Nato sul suo fianco orientale. Lo sforzo fa parte del piano dell’Alleanza per l’attivazione di quattro nuovi battlegroup in Europa dell’est, e vedrà il nostro Paese assumere il ruolo di Framework nation per l’unità in fase di attivazione in Bulgaria

Prove generali di battaglia navale. Ecco gli schieramenti di Usa e Cina a Taiwan

Crescono le tensioni intorno a Taiwan con l’arrivo sull’isola della speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi. Pechino mette in mare le sue due portaerei e lancia diverse esercitazioni militari lungo tutta la sua costa mediorientale, mentre gli Stati Uniti schierano le proprie unità della Flotta del Pacifico

terrorismo

Nel campo minato del Kosovo, attenti ai passi falsi. Parla il gen. Tricarico

Le tensioni tra le popolazioni serbe e kossovare rischiano di produrre degli effetti a catena con impatti anche sulla delicata situazione internazionale. La Nato deve evitare passi falsi e cercare una mediazione. L’intervista al generale Tricarico

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