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Marco Mayer About Marco Mayer

Marco Mayer è Adjunt Professor presso la Scuola Superiore Sant' Anna di Pisa dove insegna Cyberspace and International Politics. Nel corso della sua attività professionale ed accademica si è prevalentemte occupato di relazioni internazionali con particolare riferimento a Peacekeeping, Security, Intelligence, Human Rights e Multi-track Diplomacy. Dal 1999 al 2002 ha lavorato in Kosovo presso la missione delle Nazioni Unite. Negli ultimi anni la sua attività di ricerca si concentra sugli sviluppi della politica internazionale nell' era digitale e nel gennaio 2014 ha presentato i suoi più recenti lavori al MIT. Dal luglio 2014 è, inoltre, membro del Roster of Experts del Consiglio di Sicurezza dell'Onu (Security Council Affairs Division-SCAD). Mayer è direttore del master in Intelligence e Sicurezza alla Link Campus University e docente di Conflict e Peacebuilding alla Luiss Guido Carli. Il suo CV si può trovare sul sito: http://bit.ly/2dh1CQx

Niger, Mali, Burkina Faso. L'approccio che serve per il Sahel secondo Mayer

È difficile capire se l’Europa sarà in grado di cambiare il suo approccio in Africa, ma è certo che su questo si gioca gran parte della credibilità internazionale del nostro governo. Se vuole essere davvero credibile, l’Unione europea deve innanzitutto partire dai bisogni della popolazione locale: sistemi sanitari efficienti, acqua potabile, elettricità prodotta da energie rinnovabili, posti di lavoro. Non solo l’impostazione securitaria che favorisce le élite militari (e dunque i colpi di stato)

Le promesse tradite del memorandum con la Cina. Scrive Mayer

Italia e Cina “ribadiscono la volontà di sostenere un sistema di investimenti libero e aperto” e si impegnano “alla messa in opera di un level playing field”, si legge. Impegni non soddisfatti. Ora serve trarne le conseguenze

Le bodycam cinesi ai poliziotti e l'esempio britannico per gestire l'influenza di Pechino

Per affrontare seriamente la Cina non basta più accendere i riflettori su singole tessere del mosaico (5G, porti e cavi sottomarini, reti energetiche, smart cities, videosorveglianza ecc.), ma serve una visione di insieme. Il Parlamento britannico ha pubblicato un report dettagliato, molto apprezzato anche dal premier Sunak. Secondo Marco Mayer, docente Lumsa, sarebbe la strada giusta anche in Italia

Afd, un buco nero nel cuore dell'Europa. L'opinione di Mayer

Il pedigree e il programma distruttivo di Alternative für Deutschland non possono più essere ignorati dalla stampa e dalla politica italiana. Si tratta di un pericolo per l’intero Continente, e secondo Marco Mayer la destra italiana dovrebbe prenderne le distanze al più presto

Così la Cina ha provato a censurare Hong Kong alle Nazioni Unite

La rappresentante cinese che prova a far tacere Sebastian Lai, figlio del dissidente incarcerato, non costituisce un episodio minore anche se colpevolmente ignorato dai media italiani. Abbiamo il dovere di protestare per la repressione in atto dal 2020 ad Hong Kong, nonché di schierarci per la libertà di parola e la libertà di pensiero in tutte le sedi internazionali

I 98 anni di Napolitano, grande e coraggioso anticipatore. Gli auguri di Mayer

Dobbiamo ringraziare Giorgio Napolitano nel giorno del suo compleanno: lui, e la minoranza combattiva che era vicina alle sue posizioni, hanno ancorato la sinistra italiana al riformismo, all’europeismo e al mondo libero delle democrazie, senza se e senza ma

Intelligence economica. Ciò che serve all’Italia secondo Mayer

Negli ultimi trent’anni in Italia una visione politica ingenua (e al tempo stesso opportunistica) della globalizzazione ha messo in ombra la rilevanza dell’intelligence economica come bussola fondamentale per le politiche di sicurezza nazionale e per le strategie di crescita del sistema Paese

Intelligenza Artificiale e cloud, la sfida cinese secondo Mayer

L’eventuale egemonia cinese a livello mondiale nei due settori non deve essere considerato un problema di competizione commerciale fisiologica con gli Stati Uniti, ma un rischio in termini di sicurezza nazionale per tutte le nazioni

Dopo la delusione digitale Grillo cambierà la sua ammirazione per la Cina?

Dopo aver esaltato per anni il potere della Rete, il fondatore del M5S nel suo intervento a Roma si è scagliato sul fattore “ipnotizzante” degli smartphone, diventati strumenti di controllo e dipendenza per soggiogare le masse. Eppure non una parola ha pronunciato sul regime che di queste due “funzioni” ha fatto una declinazione totalitaria. Come mai?

L’Eritrea, un Paese da seguire con grande attenzione. Scrive Mayer

Lasciare oggi tutto nelle mani di Mosca e Pechino mi sembrerebbe un atto di miopia politica e umanitaria. Il commento di Marco Mayer

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