Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Lettera di Natale (al governo) di un energivoro

La situazione dei costi sul fronte delle materie prime e dell’energia ha appesantito l’industria manifatturiera lungo tutto l’ultimo anno, per una evoluzione dei mercati che è sotto gli occhi di tutti e che dovrebbe essere chiara a tutti. La riflessione di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

Crisi energetica, sermonismo e scarsa visione di sistema. Scrive Medugno

I consumatori pagano bollette più care, le imprese, soprattutto quelle energivore, sono sull’orlo del baratro. Qualche impresa che vende energia comincia a “saltare”. Tutto ciò sta generando, costi su costi, spesso impossibili da scaricare totalmente sui clienti. La domanda però rimane: chi se ne dovrebbe ancora far carico? L’intervento di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

La gestione dei rifiuti tra forma e sostanza. Scrive Medugno

Una decisione della Corte di Giustizia e una proposta della Commissione Ue sui movimenti transfrontalieri dei rifiuti offrono lo spunto per due riflessioni riguardo l’economia circolare. Ecco quali secondo Massimo Medugno, direttore generale Assocarta

Fissare un tetto alle quotazioni CO2. Un segnale da parte dell’Europa

Perché la transizione energetica non può essere affrontata in Europa abbassando i cap e ritirando quote CO2, ma creando una politica energetica comune come è stata auspicata dal presidente Draghi. L’analisi di Massimo Medugno, direttore generale Assocarta

Caro bollette, la transizione energetica non è né oggi né domani ma...

Bisogna intervenire a breve per ridurre i costi energetici, riducendo gli oneri in bolletta, “scudando” gli effetti alle imprese, attuando tutte le misure ordinarie già previste. E, se non bastassero, varandone qualcuna di straordinaria. L’intervento di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

Gas ed Emissions Trading Scheme, politica energetica e prezzi imbizzarriti

Lo sblocco di due misure in materia di gas ed Ets consentirebbe alle imprese di non “sganciarsi” dalla competitività e dal treno verde europeo, senza continuare a subire danni incalcolabili, e al contempo fornire quella necessaria spinta per continuare a investire in ricerca, tecnologia e macchinari che ha sempre contraddistinto l’industria italiana nell’ottica di una rinnovata Transizione energetica ed ecologica. L’intervento di Massimo Medugno, direttore generale Assocarta

La filiera della carta e della grafica alla sfida delle bio-politiche

Con la crisi pandemica (e i provvedimenti del governo sulle industrie essenziali) la filiera della carta e della grafica si è “riscoperta” essenziale. Un’essenzialità giuridica, ma che è stata confermata dal fatto che l’intera filiera ha svolto il ruolo di fornitore di prodotti “life-sustaining” con continuità, grazie alle imprese e ai suoi lavoratori, ma anche di snodo fondamentale dell’economia circolare italiana, come riciclatore e trasformatore delle raccolte differenziate urbani e industriali nel nostro Paese. L’intervento di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

Un Recovery sulla carta. La proposta di Medugno

Creare su nuovi campioni nazionali, si dice, ma io vorrei portare la visione dal punto di vista di una filiera di materiale, che forse non sarà nuova, ma potrebbe avere i requisiti per stare nella rivoluzione verde e nella strategia digitale di cui al Recovery Plan. Faccio riferimento alla filiera della carta, che “vale” circa 25 miliardi di euro. La proposta di Massimo Medugno

Pnrr e rifiuti, meno precauzione (più un indice degli argomenti)

Un’analisi del Piano nazionale di ripresa e resilienza dal punto di vista dell’efficienza nella gestione dei rifiuti non può prescindere dal prendere in considerazione la mancanza di impianti, l’aumento dell’export dei rifiuti e le diverse capacità territoriali. Il commento di Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta

Recovery Fund, tutte le strade portano al digitale? Gli appunti di Medugno (Assocarta)

In un bellissimo articolo di qualche settimana fa sul Corriere della Sera, Alessandro D’Avenia ricordava che in “Fahrenheit 451” Montag lavora in un corpo di pompieri che non devono spegnere incendi ma dar fuoco a degli oggetti considerati pericolosissimi, perché costringono le persone a ricordare chi sono e per quale ragione respirano: i libri (e il titolo del romanzo viene dalla…

×

Iscriviti alla newsletter