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Smart working, fine del lavoro o inizio dell’intelligenza aumentata? Risponde Sacconi

La discussione in corso sullo smart working investe il futuro del lavoro. Abbiamo impropriamente ricondotto alla modalità descritta dalla legge sul lavoro agile l’esperienza indotta dalla crisi pandemica. Come ben sappiamo, datori di lavoro pubblici e privati hanno per lo più chiesto al lavoratore prestazioni tradizionali dal domicilio coatto. Si è così prodotto una sorta di telelavoro dalla postazione domestica…

Perché sul lavoro Bonomi è stato coraggioso. Lo spiega Maurizio Sacconi

E bravo Bonomi! Ha ricevuto pressioni per essere più accomodante e per tutta risposta ha alzato il livello del contenzioso con il governo. Da sindacalista degli imprenditori, non da politicante. Lo ha fatto su uno spettro ampio di temi ma con particolare attenzione alla materia da sempre più scomoda in Italia. Il lavoro. Scomoda quando se ne vogliono mettere in…

Europa

Dall’appello di Bonomi al fondo Sure. Ecco cosa fare sul lavoro. Scrive Sacconi

L’ulteriore passo avanti del fondo Sure, l’approssimarsi della fase di avvio dei progetti finanziati dal Recovery Fund, l’impiego dei fondi ordinari europei impongono decisioni efficaci per il collocamento dei giovani e dei moltissimi per i quali si è esaurita la precedente occupazione. Appare ormai evidente che a questo punto il blocco dei licenziamenti costituisce solo una causa di rinvio (e…

Sveglia, il lavoro è già cambiato ma... La bussola di Maurizio Sacconi

Nella obbligata coabitazione con il contagio dei prossimi mesi, le politiche per la crescita e l’occupazione dovranno muovere dalla premessa della coincidenza (non del conflitto) di interessi tra imprese e lavoro. Si tratta evidentemente di una scelta culturale che nella stessa dimensione dei corpi sociali non è di tutti. Coloro che la condividono hanno quindi il dovere di stabilire un…

Perché il blocco ai licenziamenti farà del male alle imprese. Scrive Sacconi

Continua la contrapposizione tra soluzioni conservative e stimoli dinamici nella bassa crescita della fase successiva al lockdown. Il governo, spalleggiato da sindacati prevalentemente pigri nell’esercizio della rappresentanza, sembra propendere per l’ulteriore blocco dei licenziamenti dopo la prosecuzione forzosa dei contratti a termine scaduti. Anzi, esso sembra ora orientato ad aggiungere la detassazione degli aumenti definiti dai contratti nazionali per incentivarne…

Non c’è crescita senza coesione sociale. E viceversa. Parola di Sacconi

In certa misura a prescindere dalla conclusione del negoziato europeo, l’Italia ha comunque di fronte a sé un corridoio stretto nel quale conciliare le esigenze della crescita con quelle della coesione sociale. Vincoli come il divieto dei licenziamenti possono solo generare illusioni ottiche perché dobbiamo consentire alle imprese di conseguire rapidamente obiettivi di efficienza e allo stesso tempo ai disoccupati…

Ascolto e non insofferenza verso i sindacalisti d’impresa. L'appello di Sacconi

È vero. Carlo Bonomi ha interrotto la lunga prassi “politicista” dei suoi predecessori riprendendo la migliore tradizione dei sindacalisti d’impresa come Merloni, Lucchini, D’Amato. La novità dovrebbe essere apprezzata non solo dalle imprese ma anche dalle altre organizzazioni di tutela e rappresentanza e dalle istituzioni. La sua autonomia dalle dinamiche dei partiti è fuori discussione mentre chi governa ha bisogno…

Il pericolo della grande disoccupazione e una speranza. I consigli di Sacconi

Il lavoro deve essere misura e fine ultimo della crescita. L’affermazione non è scontata perché contraddetta dalla singolare sintonia tra movimenti neoluddisti e alcune élite espresse dalla rivoluzione tecnologica. L’esclusione di molti dal lavoro sarebbe inevitabile e meritevole solo di un reddito garantito. In Italia, Paese dai tassi di occupazione cronicamente bassi, il pericolo di una grande disoccupazione aggiuntiva è…

Meno leggi, più contratti (di prossimità). La proposta di Sacconi e Massagli

Di Emmanuele Massagli e Maurizio Sacconi

La proposta che segue è stata incoraggiata dalla iniziativa del presidente di Confindustria Carlo Bonomi per una revisione del tradizionale modello di contrattazione fondato su contratti collettivi nazionali invasivi e segmentati secondo i perimetri dei codici Ateco. La crisi pandemica ha ancor più evidenziato le diverse condizioni delle imprese e dei territori nella fase di ripresa delle attività. Le parti…

Maxi piano Sanità con il Mes. Perché è un’occasione imperdibile. Scrive Sacconi

Al di là della contesa sulla fonte di finanziamento, unanime è la volontà di un maxi-piano di investimenti sulla sanità italiana alla luce della esperienza maturata nella crisi pandemica. Sarebbe tuttavia colpevole una destinazione delle ingenti risorse ipotizzate alle assunzioni di personale e alla rigenerazione delle strutture esistenti senza un preventivo programma di reingegnerizzazione e innovazione dell’intero sistema socio-sanitario, fondato…

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