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Tre spunti dall’audizione del candidato commissario per la Difesa e lo Spazio. L’analisi di Nones

Di Michele Nones

Andrius Kubilius, candidato Commissario europeo per la Difesa e Spazio, ha esposto le sue priorità durante l’audizione al Parlamento europeo. Ha sottolineato l’importanza di un Libro bianco sulla difesa, l’efficienza della spesa comune e la strategia congiunta per affrontare le minacce da est. Particolare attenzione per il ruolo che può ricoprire l’Italia nel bilanciare l’attenzione sul fronte sud. L’analisi di Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)

Limitare le armi per Kyiv non è strategia, è tattica dannosa. Parla Nones

In due anni siamo passati da un’unanime condanna dell’invasione russa con la limitazione imposta pubblicamente all’Ucraina a non utilizzare armamenti italiani sul territorio russo, caso unico fra i principali Paesi occidentali – coi quali rischiamo di perdere la faccia. Non sembra esserci alla base una credibile strategia internazionale al di là dei tatticismi elettorali. Il commento di Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali

farmaceutica

Difesa, all'Italia serve una normativa sull'economia di emergenza. L'analisi di Nones

Serve una normativa dedicata per gestire quella che è ormai diventata una “economia di emergenza” e far comprendere all’opinione pubblica, ai suoi rappresentanti e al mondo dell’informazione la gravità della situazione. L’incendio si sta propagando in molte parti del mondo e la deterrenza è sicuramente uno degli strumenti più validi per contenerlo. L’analisi di Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, nella quarta e ultima parte di una riflessione a puntate sulla Difesa europea

Difesa e alleanze internazionali, i vincoli normativi che penalizzano l’Italia. L'analisi di Nones

Nonostante l’importanza dei programmi di collaborazione intergovernativa nel campo degli equipaggiamenti per le Forze armate, la normativa italiana non li copre adeguatamente se vi partecipano Paesi extra-Ue. Eppure basterebbe revisionare la legge 185/1990 per assicurare al nostro Paese una migliore difesa. Lo spiega Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, nella terza parte di una riflessione a puntate sulla Difesa europea

European defense fund, l’urgenza di superare le barriere normative. Scrive Nones

La normativa italiana frena l’innovazione nel campo della difesa e della sicurezza del nostro Paese, impedendo di sfruttare appieno le opportunità offerte dall’European Defense Fund. Lo spiega Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, nella seconda parte di una riflessione a puntate sulla Difesa europea

Verso un'Europa della difesa, quale ruolo per l’Italia? Scrive Michele Nones

Siamo ancora all’interno di un lungo percorso per avere maggiore difesa e sicurezza che dovrà inevitabilmente comportare “più Europa”. L’alternativa sarebbe, infatti, “nessuna Europa”. Quale può essere il ruolo dell’Italia in questo processo? Lo spiega Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, in una riflessione sulla Difesa europea divisa in quattro parti

farmaceutica

Fondo europeo della Difesa. Progetti e risultati italiani raccontati da Nones

I progetti finanziati con il Fondo europeo della difesa in cui sono coinvolti soggetti italiani sono 36 (metà di sviluppo e metà di ricerca) su un totale di 54. Un risultato che conferma il ruolo importante assunto dall’Italia nel settore. L’analisi di Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali

Il senso delle alleanze (e dell'autodifesa) nel mondo delle nuove guerre. La riflessione di Nones (Iai)

Non si possono rivendicare i vantaggi della nostra piena adesione e poi cercare di non pagare il costo e i rischi connessi. La forza dei sistemi di alleanza di cui facciamo parte sul piano militare è legata alla coesione dimostrata sul campo. Sarebbe bene evitare che i nostri troppi “distinguo” di oggi possano rischiare un domani di giustificare i “distinguo” dei nostri partner. L’analisi di Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali (Iai)

Sugli strumenti militari europei è ora di fare più e meglio. Scrive Nones

In un contesto globale sempre più insicuro, si conferma la validità del detto romano “si vis pacem, para bellum”. In questo contesto, l’Ue ha bisogno di una “rivoluzione culturale” che ponga l’attenzione sulla necessità di lavorare sul serio per migliorare le capacità europee di difesa e sicurezza. L’analisi di Michele Nones, vice presidente dell’Istituto affari internazionali

Cinque ipotesi per rafforzare l’Europa della difesa. Scrive Nones

Aumentare le capacità produttive europee rappresenta la grande sfida dei prossimi anni. Potrebbe essere semplice farlo per munizioni o mezzi terrestri, ma per tutti gli altri sistemi d’arma (velivoli, elicotteri, navi, sistemi missilistici) sarà necessario non solo potenziare gli impianti di integrazione e assemblaggio, ma anche coinvolgere tutta la lunga catena dei fornitori. Il commento di Michele Nones, vicepresidente dello Iai

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