Chip, intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e biotecnologie sono le quattro aree sensibili in cui la Commissione vuole mitigare i rischi relativi all’esposizione ai rivali geopolitici (leggi: Pechino) e al technology transfer. Così Bruxelles si allinea con Washington e Tokyo
Otto Lanzavecchia
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Chip, nuove restrizioni in arrivo. Washington avverte Pechino
La Casa Bianca ha già avvertito Pechino di aspettarsi un aggiornamento dei controlli alle esportazioni sui semiconduttori, a un anno dalla stretta che ha dato il via alla “guerra dei chip”. Ma la mossa è anche parte della strategia di Washington per stabilizzare la relazione tra le due superpotenze. Si va verso un appuntamento Biden-Xi al forum Apec?
Fair share, le aziende telco tornano all’attacco. Ma Bruxelles non si è mossa
I Ceo di venti gruppi europei di telecomunicazioni hanno scritto alle istituzioni Ue per chiedere che le Big Tech contribuiscano allo sviluppo delle infrastrutture. Breton è dalla loro parte, le capitali (tra cui Roma) oppongono resistenza. Appuntamento a fine ottobre
Effetto Bruxelles? L’Ue testa la tassa sulle emissioni importate
È partita la prima fase del Cbam, il meccanismo di adeguamento delle emissioni importate, con cui l’Unione intende proteggere il mercato interno dai prodotti esteri meno green. Il resto del mondo non è convinto, tra Paesi che chiedono un ripensamento e altri che si attrezzano per reagire. Ma esiste la possibilità di una soluzione ripensata
Sovranismo energetico. Ecco il mosaico europeo di Ecfr
La sicurezza energetica è un problema sempre più sentito tra i Paesi dell’Ue, che guardano alle elezioni del 2024, portano avanti la transizione a velocità diverse e rimettono in dubbio i costi economici e politici. La formula vincente rimane coniugare energia pulita e sovranità energetica. In tre rapporti distinti, gli esperti dell’European Council on Foreign Relations offrono uno sguardo complessivo. L’Italia? Appena sufficiente
La corsa forsennata dell’IA. Ecco come si muovono le Big Tech
A settembre c’è stato un turbine di annunci nel settore dell’intelligenza artificiale. Amazon, Google, Meta e Microsoft stanno svelando nuove funzioni a ritmo serrato, nella speranza di attrarre l’attenzione dei futuri clienti. Apple è silenziosa, ma sta acquisendo più startup IA di chiunque altro. Siamo agli albori di una nuova industria: a determinare i vincitori sarà l’accesso ai dati, alla potenza di elaborazione e al denaro necessario per sfruttarli
Ue, Usa, Cina. Così la geopolitica rimodella l’industria dell’auto elettrica
Sale la tensione tra Bruxelles e Pechino in seguito all’annuncio dell’indagine europea sulle distorsioni di mercato. La svolta assertiva dell’Ue porta verso un cambio di passo nella relazione commerciale e politica con la Cina. E mentre le due potenze cercano di bilanciare rischi e aperture, Ford congela la costruzione della maxi-fabbrica per batterie con tecnologia cinese
Corsa agli IA-rmamenti, Amazon si allea con Anthropic
Il colosso tecnologico investirà fino a 4 miliardi di dollari in una delle realtà più promettenti nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, entrando in competizione diretta con Microsoft (che mantiene la leadership grazie alla collaborazione pionieristica con OpenAI) e le altre Big Tech impegnate nella corsa del decennio
Nucleare, realismo sul come e trasparenza contro i no. La ricetta del prof. Zollino
Con l’avvio della Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile, governo e stakeholder della filiera dell’atomo hanno iniziato a lavorare sul piano per il rinascimento nucleare. In questa intervista a Formiche.net il professor Giuseppe Zollino (Università di Padova e responsabile energia di Azione) legge l’inizio del processo e sviscera gli interrogativi sul percorso, dalle tecnologie più idonee alle resistenze culturali
Se il corridoio Indo-Mediterraneo scavalca la Via della Seta. La visione Usa
Il consigliere della Casa Bianca per l’energia e gli investimenti vede nel nuovo corridoio economico India-Medio Oriente-Europa due dimensioni: un modo per distribuire energia pulita e finanziamenti, e un modello alternativo alla Via della Seta cinese