I megafoni del Cremlino sono ancora online e continuano a diffondere propaganda, anche se con più difficoltà. E sebbene Putin fatichi a mantenere il controllo della narrazione, c’è chi continua a rilanciarla – anche in Italia
Otto Lanzavecchia
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“Quali armi chimiche, siamo gente normale”. Il discorso di Zelensky
Pubblichiamo il testo della risposta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alla tesi russa riguardo il fantomatico sviluppo di armi batteriologiche in Ucraina. Dopo aver parlato in lingua ucraina dell’attacco su Mariupol e del pericolo della disinformazione del Cremlino, Zelensky passa al russo e si rivolge a Mosca e alla comunità internazionale
Ambientalista? Mica tanto. Retromarcia di BlackRock
Il fondo più grande del pianeta è tra i protagonisti del movimento della finanza sostenibile, ma dietro le quinte rassicura i produttori di idrocarburi. Luci e ombre del soft power economico al servizio del clima
RePowerEU, la scommessa europea per staccarsi dai tubi di Putin
Bruxelles ha presentato un piano per accelerare drasticamente il decoupling energetico dalla Russia: meno due terzi di gas da Mosca entro l’anno. I compromessi impattano bollette e Green Deal, e parte dell’Ue non è ancora pronta a dire addio: è tempo di scelte scomode
Ecco perché Telegram non è davvero sicuro, né criptato
L’app (nata) russa gode della fama immeritata di essere un baluardo della libertà d’espressione e un servizio più privato delle alternative. Ma non si deve confondere il lassismo nella moderazione con la privacy, che nel caso di Telegram è ben più scarsa di quanto si creda. E anche il fondatore non si azzarda a garantire
Difesa, energia, crescita. Così Versailles cambierà l’Europa
Il summit dei prossimi giorni creerà un’Unione più integrata modificando l’approccio sui settori più delicati. L’invasione scellerata di Putin farà cadere tabù che hanno più di mezzo secolo
Gas e petrolio sfondano i record (e le borse). Cosa succederà
Mentre continuano a cadere bombe russe su Kiev e i Paesi occidentali considerano di colpire il settore energetico di Mosca, il nervosismo dilaga sui mercati: borse in calo e prezzi da record per gas naturale in Ue e Brent, nonostante le riserve strategiche. Timori anche per inflazione e sicurezza energetica, mentre scatta la caccia al petrolio non russo
Come Quaise vuole rivoluzionare il geotermico con la fusione nucleare
La startup uscita dal Mit di Boston vuole utilizzare la tecnologia della fusione nucleare per perforare la crosta terrestre più in profondità e sfruttare a dovere l’energia geotermica. Il tutto nel giro di pochi anni. I risvolti per la transizione energetica – se tutto funziona – sarebbero epocali
Se l’Occidente dipende anche dall’uranio russo
I Paesi europei e persino gli Usa fanno largo affidamento sul combustibile per centrali nucleari di Mosca – un altro “buco” nella sicurezza energetica europea, parallelo a quello del gas. Nel frattempo, la Bulgaria discute se continuare a costruire una centrale con Rosatom
Quel silenzio dei marchi di lusso italiani sull’Ucraina
Nessuna traccia di riferimenti all’invasione russa sui profili social del lusso (Prada, Tod’s, Ferragamo) e dell’automotive (Stellantis e dintorni), normalmente inclini a pubblicare manifestazioni di solidarietà. L’inazione di alcuni brand diventa più evidente man mano che le più grandi aziende (dell’energia e del tech) si allontanano da Mosca, e Instagram si popola di video della guerra