Dalla guerra in Ucraina alle nuove sfide per la Nato, un ragionamento sul futuro dell’Alleanza Atlantica in vista del vertice di Vilnius. Di questo parleranno il rappresentante permanente d’Italia presso la Nato, ambasciatore Marco Peronaci, e il rappresentante permanente degli Stati Uniti d’America presso la Nato, ambasciatrice Julianne Smith, martedì 16 maggio alle 12:00 in diretta su questa pagina e sui nostri canali social
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La tecnologia è fondamentale nella competizione geopolitica. Crowley alla RomeCup
Alla sedicesima edizione del RomeCup 2023, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e dal Campus Bio-Medico, l’intervento di Shawn Crowley, l’incaricato d’Affari ad interim presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, per il premio “Advancing technology for humanity. Most promising researcher in robotics and AI” pensato per giovani ricercatori e dottorandi
Tutti i rischi dietro il gemellaggio tra la città di Asti e la cinese Nanyang
L’intesa è stata firmata oggi nel capoluogo piemontese, in occasione delle celebrazioni per il Santo patrono. Il rapporto si è rafforzato con il Covid-19, ha dichiarato il sindaco che nei giorni scorsi ha incontrato anche una delegazione di China Telecom (dichiarata un rischio per la sicurezza nazionale negli Usa). Ohlberg del German Marshall Fund spiega perché il Partito comunista sceglie di sottoscrivere queste intese che possono “coinvolgere anche i servizi di intelligence che operano dietro organizzazioni di facciata”
L’Asi come un’astronave. Il bilancio di Saccoccia
Negli ultimi quattro anni l’Italia dello spazio è cresciuta fortemente. Sono aumentate le risorse finanziarie istituzionali e si è sviluppato il posizionamento internazionale del nostro Paese. Si è irrobustita la nostra impresa, anche a livello di Pmi e consorzi, obiettivo centrale per la strategia dell’Asi. Il bilancio del presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, in occasione della fine del suo mandato
Come la Russia da cacciatrice è diventata preda e perché l’Europa deve svegliarsi
Un libro, “The Great Game”, racconta la lotta tra due superpotenze dell’Ottocento, Russia e Inghilterra, che si scontrarono ferocemente per il controllo del subcontinente indiano e delle sue incredibili ricchezze. Oggi, forse senza accorgercene, stiamo assistendo ad un nuovo Great Game e la preda, ironia duplice della storia, è proprio la Russia di Putin…
Come funzionano le Info-Ops pro Cina in rete. L’analisi di Berger
Elevata automazione e crescita esponenziale nel numero di servizi online potrebbero far sì che queste attività a favore di Pechino si moltiplichino e arrivino a investire anche l’infosfera europea
Agevolazioni fiscali, le istruzioni per l'uso di De Luca (Confcommercio)
Il riordino delle agevolazioni fiscali non può che avvenire nell’ambito di una riforma fiscale più ampia e organica. In tal senso, i principi contenuti nella delega, vanno nella giusta direzione. Il commento di Vincenzo De Luca, capo area fisco di Confcommercio
Intelligenza artificiale, ecco come si sta muovendo l'Europa
Il legislatore europeo è consapevole del fatto che i sistemi di intelligenza artificiale sono ben lontani dal costituire un settore maturo e sono, anzi, in continua evoluzione. Questa evoluzione produce vantaggi come rischi. Pubblichiamo un estratto dal libro dal titolo “Lo Stato digitale” (Il Mulino) scritto da Luisa Torchia, professoressa di Diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre
Ecco i risultati degli investimenti Ue in Difesa. Il punto di Braghini
È il momento di fare un punto sugli investimenti. La Corte dei Conti europea ha rilasciato il primo rapporto speciale di monitoraggio sulla Azione preparatoria per la ricerca nella Difesa. Le criticità riguardano sia aspetti amministrativi e gestionali, sia la ridotta disponibilità di risorse umane qualificate. Il punto dell’analista di politiche europee e di Difesa, Fabrizio Braghini
Ucraina nell'Ue, l'ostacolo dei cereali e la spinta del caso serbo
La questione dei prodotti agricoli spaventa quegli Stati membri che sono scettici sul processo di adesione per l’Ucraina. Ma se i negoziati non iniziano quest’anno, rischiano di ritardare troppo (nel 2024 si vota e si blocca tutto). La partenza darebbe speranza agli ucraini e spingerebbe Bruxelles e Kyiv a fare le riforme necessarie per tutelare i membri attuali. L’alternativa è il modello Serbia, che a forza di aspettare è finita tra le braccia di Mosca