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Con la cultura non si mangia? Tremonti ci scrive: "Mai detto. E ora dirò..."

Riceviamo e pubblichiamo la precisazione di Giulio Tremonti, in risposta all’articolo di Luigi Tivelli in cui si citava la frase “con la cultura non si mangia”. L’ex ministro dell’Economia precisa di non averla mai pronunciata, ma visto l’uso che ne fanno in molti, ha deciso di adottarne una versione “corretta”

Il futuro della cosmetica parte da Milano

Di Alessia Cappello e Renato Ancorotti

Tutti i promotori della Milano Beauty Week, i soggetti istituzionali coinvolti e gli attori del settore cosmetico nazionale con questa prima settimana dedicata al beauty si pongono l’obiettivo di illustrare tutte le nuove sfaccettature del mondo della cosmesi. Il punto di Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano, e Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia

Decarbonizzazione, indipendenza e innovazione. Una nuova politica energetica

Di Franco D'Amore

Solo un approccio integrato in tutte e tre le dimensioni consentirà all’Italia di consolidare il proprio posizionamento competitivo in Europa nel settore della sostenibilità e dell’innovazione energetica e crescere nei mercati emergenti dei Paesi extra-europei. L’intervento di Franco D’Amore, vicepresidente I-Com

Che significa essere conservatori secondo Roger Scruton. Parla Malgieri

Di Elena Caracciolo

È appena stato pubblicato il volume collettaneo, al quale hanno contribuito quattordici autori, “Roger Scruton. Vita, opere e pensiero di un conservatore” (Giubilei Regnani, pp. 328, € 22) curato da Luigi Iannone e Gennaro Malgieri che oltre alla prefazione hanno firmato due saggi. Con Malgieri ci siamo intrattenuti su alcuni degli aspetti del conservatorismo del pensatore britannico, scomparso due anni fa e ritenuto uno dei più influenti filosofi del nostro tempo

Come Fratelli d'Italia vuole promuovere la sovranità digitale. Scrive Mollicone

Di Federico Mollicone

Il responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia scrive a Formiche.net dal vertice milanese: “Il nostro partito è stato il primo a parlare di sovranità digitale, anche prima delle istituzioni europee. Per rovesciare la spirale negativa c’è bisogno di una politica culturale conservatrice, attraverso palinsesti di eventi, ricorrenze e istituzioni, esaltando la dimensione di condivisione e di comunità che caratterizza il nostro Paese”

Obama o Musk, i social devono scegliere

Di Tommaso Sensi e Giovanni Crisanti

Non sono i social e la rete libera il nemico della democrazia, come testimoniato dalle censure sempre più stringenti operate su questi dai regimi autoritari. Allo stesso tempo però certe dinamiche che riguardano quella sfera possono creare problemi alla tenuta democratica dei nostri Paesi. L’intervento di Tommaso Sensi e Giovanni Crisanti, autori di “Virtual Politik, elezioni e consenso nel regno di Internet”

L'India sul filo ucraino. Dialogo con Ashley Tellis LIVE su Formiche.net

“L’India sul filo ucraino”. Un dialogo con Ashley Tellis (Ceip), venerdì 29 aprile alle h. 14.30 LIVE su Formiche.net e la pagina Facebook di Formiche

Materie prime, i tre ostacoli da superare

Di Antonio Picasso

La crisi ucraina ha fatto da acceleratore alla necessità di dotarsi di una politica industriale per le materie prime. È l’occasione per una trasformazione epocale della nostra industria. L’intervento di di Antonio Picasso, Competere

Smart working, perché è superfluo un nuovo intervento normativo

Di Gabriele Fava

Gli strumenti per regolamentare il lavoro agile nella fase post-pandemica ci sono e un ulteriore intervento del legislatore in materia finirebbe soltanto per destabilizzare ulteriormente imprese e lavoratori. Il commento dell’avvocato Gabriele Fava, componente del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti

Se in Francia la sinistra ha poco da brindare

Di Domenico De Masi

Calici in su per la sinistra di mezza Europa, Italia inclusa: Macron ha battuto la sovranista Le Pen. Ma dal voto francese ci sono diversi segnali che dovrebbero invitare, se non al silenzio, almeno alla cautela. La versione del sociologo Domenico De Masi

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