Da domani e ogni settimana Spy Games arriverà nella vostra casella di posta con quattro contenuti, sempre gli stessi, sempre diversi. Quattro appuntamenti fissi per darvi un ritratto il più completo possibile di ciò che accade (ed è accaduto) nel mondo dell’intelligence. A cura di Niccolò Petrelli
Redazione
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Un premio che comunica giovane, perché di questo abbiamo bisogno. Scrive Palmieri
Confermare la percezione e smentire il pregiudizio. La comunicazione costruttiva esiste e sarà il perno attorno al quale ruoterà la terza edizione del Premio Nazionale Comunicazione Costruttiva, organizzato dalla Fondazione Pensiero Solido in programma martedì 2 dicembre dalle 17.30 alle 20 al Teatro Filodrammatici di Milano. Sul palco, si alterneranno giovani che usano bene i social e testate che fanno informazione digitale per i giovani facendo lavorare i giovani. Le anticipazioni di Antonio Palmieri
La Cina come mediatore in Medio Oriente. L’analisi di Jesse Marks
L’analisi di Marks mostra una Cina pragmatica, attenta ai propri interessi, selettivamente imparziale e dotata di un modello di mediazione che funziona soprattutto dove le parti hanno già maturato la volontà di negoziare. Un modello che offre un’alternativa a quelli più interventisti, ma che incontra limiti evidenti quando la stabilizzazione richiede pressioni o garanzie che Pechino non è disposta a offrire. Il racconto di Giorgia Facchini (ChinaMed)
L’errore ci fa evolvere, l’illusione no. Come ricostruire la fiducia nella scienza secondo Mantua
La verità, anche quando è scomoda, lenta o complessa, è l’unica infrastruttura che permette la crescita collettiva. Per questo la scienza non può limitarsi a essere un luogo di competenze: deve essere un luogo di onestà pubblica. L’intervento di Valentina Mantua, scienziata con esperienza internazionale nel campo della regolazione e della valutazione delle evidenze scientifiche, a conclusione dell’incontro di Formiche e Healthcare Policy “La Bussola della Scienza. Orientarsi fra (falsi) miti e post-verità”
La Bussola della Scienza. Orientarsi fra (falsi) miti e post-verità. Il video integrale dell'incontro
Troppo spesso ormai la scienza entra nel dibattito pubblico come un oggetto distante, oppure – all’opposto – come materia da consumo immediato, dove tutto vale quanto tutto. Oggi, nel corso de “La Bussola della Scienza. Orientarsi fra (falsi) miti e post-verità” si è provato a riportarla nel suo spazio naturale: quello del confronto competente, con un linguaggio comprensibile e un…
L’Occidente diviso e l’Europa davanti al Sud Globale. L'analisi di De Luca
L’ascesa del sud Globale e l’allargamento dei Brics mostrano che il multipolarismo non è una prospettiva futura, ma un fatto compiuto. In questo contesto, l’Europa può restare rilevante solo se trasforma i propri valori in potere negoziale e nuove partnership. La sfida, per l’Occidente, è tradurre identità e principi in azione geopolitica efficace. L’analisi di Valerio De Luca, presidente Fondazione AISES e direttore SPES Academy Carlo Azeglio Ciampi
Come ritrovare la bussola della scienza? Tutte le interviste a istituzioni ed esperti
Tutti gli intervistati a margine dell’evento di Healthcare Policy e Formiche “La Bussola della Scienza. Orientarsi fra (falsi) miti e post-verità”
Quando cadono mito e contro-mito. La vera forza di “Opus Dei. Una storia”
Un volume a firma di Gullón e Coverdale edito da Ares, e con la prefazione di Agostino Giovagnoli, restituisce all’Opus Dei il suo volto reale, non quello deformato dalle polarizzazioni. Toglie il nero delle leggende e l’oro delle agiografie. Resta una storia vera, che sorprende proprio perché è più normale — e più affascinante — del mito
In ricordo di Domenico Mugnaini, un testimone del giornalismo di prossimità
Siamo debitori a Mugnaini per il suo essere stato un autentico interprete di questa realtà articolata e importante, di tale presenza preziosa, che ha il merito, disse Sergio Mattarella, di far avvertire e ritrovare il senso di comunità di vita che il nostro Paese deve mantenere e sviluppare costantemente come Paese, come singoli territori, come dimensione europea. Il ricordo di Gianni Todini e Francesco Nicotri
Chiara Ferragni non vende candele ma... L'analisi di Flora
L’analisi del lancio della candela di Chiara Ferragni fallisce se si usa la lente del marketing di prodotto. Il vero gioco non è vendere oggetti, ma governare una narrativa identitaria per una community fondata su relazioni parasociali. La candela non è un prodotto, ma un atto simbolico di riconciliazione e appartenenza, una mossa sofisticata di governance narrativa che gli esperti tradizionali non riescono a decifrare. L’analisi di Matteo Flora, professore in Sicurezza delle AI e delle Superintelligenze (ESE), Corporate Reputation (Pavia) e Generative AI (IAAD)
















