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Cosa rimarrà dell’operazione nel campo di Jenin. L’analisi di Molle

Di Andrea Molle

Nel lungo periodo le parti potrebbero pagare un prezzo altissimo: l’aggravarsi della crisi di legittimità dell’Anp e la diminuzione della sicurezza di Israele. L’analisi di Andrea Molle (Start Insight)

Gli Usa e il fianco Sud. Il vertice Nato visto dall’amb. Julianne Smith

Di Julianne Smith

Oltre all’Indo-Pacifico l’Alleanza ha obiettivi chiari anche per il fianco meridionale. Scrive la rappresentante permanente degli Stati Uniti presso il Consiglio atlantico, Julianne Smith

Dialogo e partenariati, la ricetta dell’amb. Peronaci per il summit di Vilnius

Di Marco Peronaci

Nel prossimo vertice, l’Alleanza Atlantica è intenzionata a mantenere uno sguardo a 360 gradi che affronti tutte le sfide provenienti dai diversi quadranti. In questo senso, fondamentale sarà attivare e rafforzare i partenariati con Paesi amici in diverse regioni-chiave, come il Mediterraneo. Il punto del rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio atlantico, Marco Peronaci

Le rinnovabili, i progetti e il diritto tiranno. L’intervento di Carmine Biello

Di Carmine Biello

Raggiungeremo l’obiettivo di 75 GW da realizzare dal 2024, tra solare ed eolico. Non è più in discussione se, ma solo quando. Molto però dipenderà da come

Basta un Patto nord-atlantico o la sfida si è allargata? Risponde Benedikt Franke

Di Benedikt Franke

Dall’invasione russa alle ambizioni della Cina, ai conflitti in Medio Oriente fino alle fragilità del sud globale, le sfide all’Alleanza sono numerose. Al vertice di Vilnius la domanda sarà se la Nato si può permettere di chiudersi nel suo spazio, o se sia invece il momento di coinvolgere altri alleati ed elaborare una strategia di sicurezza davvero globale. L’analisi del vice presidente e amministratore delegato della Munich security conference, Benedikt Franke

Verso il summit. Il ruolo italiano nella Nato spiegato da Cesa

Di Lorenzo Cesa

Il nostro Paese ha sempre avuto un ruolo cruciale nei confronti del Mare nostrum, anche in una prospettiva storica. Basti pensare al Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente, nato proprio su iniziativa italiana. Nell’attuale scenario geopolitico, e alla luce dell’attuale politica estera italiana, la chiave potrà essere di spingere sui partenariati con i Paesi della regione secondo il presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato, Lorenzo Cesa

Come gestire il negoziato fra dittatura tecnologica e assenza di empatia. Scrive Tufarelli

Di Francesco Tufarelli

Cosa vincerà in una trattativa, il genio umano e l’incontro in presenza, o la potenza computazionale, il taglio delle spese, la riduzione dei tempi? Pubblichiamo un estratto del libro “Negoziato e comunicazione negli anni ’20” di Francesco Tufarelli e Monica Didò, edito da The Skill Press

Francesco Saverio Mennini, Flavia Giacobbe, Filippo De Braud

Diagnosi precoce e Ssn. Il dibattito della Fondazione Roche

Di Maria Elisabetta Gramolini

Il valore degli screening oncologici e le diagnosi precoci al centro del confronto promosso dalla Fondazione Roche, per far dialogare sul tema politica, industria, accademia e associazioni dei pazienti

Più credito per mettere in sicurezza il territorio. Scrive il commissario Castelli

Di Guido Castelli

Il sistema del credito resta centrale nella capacità di investire sulla sicurezza del territorio, condizione necessaria per rilanciare l’economia e le comunità di un Paese chiamato a convivere con fiducia con le sue fragilità, i suoi rischi e le sue incertezze ambientali, sismiche e idrogeologiche. L’intervento di Guido Castelli, commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016

Codice degli appalti, ecco perché il Building information model (Bim) cambierà tutto

Di Patrizia Polenghi

Il Bim rappresenta un nuovo approccio culturale ai progetti e necessita di una spinta motivazionale per diventare realtà. A ciò si aggiunge una difficoltà comunicativa connessa al gap generazionale tra chi si trova a gestire le strategie aziendali e che si trova ad operare nella catena produttiva. È necessario un grande sforzo di revisione degli assetti organizzativi, nonché dei protocolli e delle procedure operative, che unitamente ai quadri giuridici di riferimento, devono diventare elementi condivisi da tutti gli stakeholder. L’intervento di Patrizia Polenghi, presidente del Cda, direttore personale, Strategia e Sviluppo di Ceas

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