Il G7 italiano potrebbe prendere l’iniziativa di favorire la partecipazione di Cina e India, le due potenze emergenti. Non è detto che questi Paesi accettino di partecipare (soprattutto insieme), ma invitarli facendo valere un criterio obiettivo di membership sarebbe un gesto forte di riconoscimento di status, di attribuzione di responsabilità e di apertura ai cambiamenti negli equilibri globali. L’intervento di Paolo Garonna, professore di Economia all’Università Luiss di Roma e presidente della European League for Economic Cooperation-Italia
Redazione
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Quanto costa l'adesione dell'Ucraina all'Ue. L'analisi di Vdovychenko (Cds)
Dopo la decisione del Consiglio europeo di avviare il processo negoziale con l’Ucraina, si discute sull’aspetto finanziario. Questo solleva molte questioni, dalla formazione di un’unione doganale, alla creazione di un mercato comune, alla transizione verso una moneta unica e alla formulazione di politiche condivise. E si deve capire quanto l’Ucraina influirà sull’economia dell’Unione. Il bilancio di Victoria Vdovychenko, professoressa associata della Borys Grinchenko University of Kyiv e direttrice del programma “Sicurezza” del Centre for Defence Strategies
Mar Rosso, le mosse della Spagna “pacifista” lette dall'ammiraglio Caffio
La Spagna, piuttosto che adottare un approccio prudente e pragmatico come quello italiano, ha invece ricercato una sua visibilità internazionale. Mossa forse da aspirazioni filo-arabe o neutraliste nel differenziarsi dal resto dei membri Ue (esclusi Belgio e Malta che l’hanno appoggiata). E lo ha fatto in coerenza con l’orientamento volto a chiedere la cessazione definitiva delle ostilità a Gaza unitamente alla creazione di uno Stato Palestinese. L’intervento dell’ammiraglio Fabio Caffio
L'antisemitismo tra passato e presente. Il racconto di Nathania Zevi
Gli attentati del 7 ottobre hanno risvegliato negli ebrei di tutto il mondo una forte riscoperta dell’identità ebraica. È la reazione ad Amalek e la più grande risorsa del nostro popolo, questa capacità di rinascere sempre, riunirsi e andare avanti. Senza mai dimenticare. Pubblichiamo un estratto del volume “Il nemico ideale” di Nathania Zevi, edito da Rai Libri
La sanità in Africa e il ruolo del G7 italiano. Scrivono Mayer e Fargion
Realizzare in Africa sistemi sanitari efficienti è precondizione per la crescita economica del continente. I consigli di Marco Mayer e Valeria Fargion al governo per la presidenza italiana del G7
Taiwan, la difesa della democrazia e noi. L’editoriale di Edward Lucas
Con il crescere delle preoccupazioni americane per la sicurezza nell’Indo-Pacifico, è ancora più importante che i Paesi europei dimostrino ai loro sostenitori oltreoceano di non essere dei parassiti della sicurezza. Scrive Edward Lucas, non-resident senior fellow del Center for European Policy Analysis
Dal Mar Rosso all'Ucraina, come cambiano le catene di valore
Il tema delle catene globali del valore è divenuto ancora più centrale dopo il conflitto a Gaza, quello russo ucraino e più in generale negli equilibri di forza geopolitici, in rapida evoluzione. Un tema di interesse strategico tanto per l’Europa quanto per l’Italia. L’analisi di Pietro Stilo, coordinatore scientifico dell’Osservatorio geoeconomia e sicurezza globale, e Francesco Serra, cultore di Diritto Tributario presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria
Cosa aspettarsi dalla grande frammentazione dell’ordine mondiale
Ci sono 55 conflitti aperti nel mondo, con diverse crisi ormai internazionalizzate e svariate condizioni di tensione. Quali scenari aspettarsi, mentre il Sud Globale cresce, secondo Roberto Sciarrone (Unitelma Sapienza)
Perché la missione Axiom è una lezione per l’Europa. Il punto del Gen. Bianchi
Il colonnello Walter Villadei, dell’Aeronautica militare italiana, si prepara per la missione commerciale Axiom 3, una missione che contribuisce alla presenza italiana nella New space economy e apre a opportunità guardando anche alla Luna e Marte. Una missione che potrebbe influenzare l’approccio europeo allo spazio. Il punto del generale Lucio Bianchi, consulente spazio per il Cesma e già membro del Consiglio tecnico scientifico dell’Asi
La Marina militare italiana nell’Indo-Pacifico. Perché serve
La partecipazione diretta della Marina Militare ad iniziative come la Rimpac o, in generale, ai processi di natura prettamente militare o con risvolti politici (che è caratteristica intrinseca della componente navale delle forze armate di ogni nazione) nell’Indo-Pacifico sono tappe obbligate per l’Italia