Il programma Scaf, il progetto franco-tedesco-spagnolo per sviluppare un caccia di sesta generazione, si trova ancora una volta al centro delle tensioni industriali tra i partner. Il ceo di Dassault Aviation, Éric Trappier, ha espresso le difficoltà nel raggiungere un accordo paritario con Airbus, suggerendo la possibilità di una fuga in avanti di Parigi verso una soluzione autonoma. Nel frattempo, mentre lo Scaf vacilla, il Gcap, con la sua struttura di governance paritaria, continua a guadagnare terreno (nonché investitori)
Riccardo Leoni
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Carri, non chiacchiere. La ricetta Leonardo-Rheinmetall che supera il progetto franco-tedesco
Prosegue spedita la collaborazione tra Italia e Germania sui nuovi mezzi corazzati per l’Esercito italiano, con Cingolani che annuncia la consegna dei primi 100 carri entro il 2029. Nel frattempo, tutto continua a tacere sul fronte del Mgcs, il supposto carro euro-franco-tedesco del futuro. In un momento in cui le contingenze strategiche impongono all’Europa un cambio di passo, il modello di collaborazione perseguito da Leonardo e Rheinmetall potrebbe rappresentare un’alternativa concreta per il futuro dell’industria della difesa continentale
Cosa dicono i dati dell’export militare nel 2024 sul soft power italiano
Lo scorso anno l’Italia ha registrato un forte incremento nell’export della difesa, raggiungendo i 7,6 miliardi di euro. Dietro questo dato si intravede una strategia articolata che combina diplomazia, cooperazione industriale e proiezione geopolitica. Non solo vendite, ma strumenti di policy che rafforzano la presenza italiana in aree strategiche e consolidano alleanze internazionali
Un trilione di dollari per la Difesa Usa. Ecco il piano di Trump per il 2026
Donald Trump ha annunciato che il prossimo budget per la difesa statunitense sarà il più grande di sempre e che arriverà quasi a mille miliardi di dollari nel 2026. Tramonta così ogni speculazione sui supposti tagli alla spesa militare previsti dalla nuova amministrazione repubblicana. Tuttavia siamo solo all’inizio. Una volta finalizzata la proposta di finanziamento, starà al Congresso esprimersi su dotazione finanziaria e allocazioni previste
Dal digitale alla sicurezza, come cambia il venture capital nell’era della competizione geopolitica
Il piano Readiness 2030 (ex-ReArm), la corsa allo spazio e la crescente dipendenza dalle tecnologie critiche pongono un problema di fondo: chi finanzia la sicurezza? In passato, la risposta era semplice: lo Stato. Oggi, la risposta è più articolata. Il venture capital — insieme ad altri strumenti di finanza privata — può diventare una leva aggiuntiva per affrontare le sfide del presente, accelerando l’innovazione e rendendo più dinamico l’ecosistema industriale europeo
L’Italia valuta la creazione di una costellazione satellitare nazionale. L'annuncio di Urso
A seguito degli esiti dello studio di fattibilità sulla creazione di una costellazione satellitare nazionale per le comunicazioni strategiche, il ministro Urso ha confermato la volontà di procedere alla seconda fase, che coinvolgerà le imprese nazionali del settore. Stretta nel dibattito tra Starlink e Iris 2, l’Italia potrebbe anche fare da sé. Tuttavia non si possono tralasciare alcune considerazioni importanti per le eventuali implicazioni politiche e strategiche
Difesa europea, la Polonia rilancia e annuncia investimenti al 5% nel 2026
Dal palco di Varsavia, la Polonia annuncia che nel 2026 raggiungerà il 5% del Pil investito nella Difesa per contrastare la minaccia russa. Nel frattempo proseguono i colloqui tra gli Stati membri per definire il futuro della difesa europea, con il commissario Kubilius che avverte “se qualcuno non investe abbastanza nella propria difesa, deve capire che sta indebolendo anche gli altri”
Cantieristica, il nucleare ha il potenziale per rivoluzionare il settore
Il dibattito sul ritorno del nucleare in Italia sta aprendo nuove prospettive, non solo in ottica di autonomia energetica, ma anche per il settore della cantieristica. Con il trasporto marittimo ancora dipendente dai combustibili fossili, l’adozione di reattori nucleari modulari di piccola taglia potrebbe rivoluzionare la navigazione, eliminando le emissioni di CO₂ e abbattendo i costi di rifornimento. L’integrazione di questa tecnologia, che richiede competenze ingegneristiche avanzate, potrebbe anche rappresentare un’opportunità per i player commerciali europei per recuperare terreno rispetto ai competitor asiatici
L’industria spaziale europea riparta dal legame Italia-Francia. Parla Cavaillolès (Arianespace)
Se vuole ritagliarsi un ruolo nel futuro della space economy, l’Europa deve mettere in campo una nuova strategia che punti su un aumento dei lanci e la riduzione dei costi legati al trasporto di materiali verso le orbite. Come per il settore della Difesa, il rischio più concreto è quello della frammentazione tra le varie industrie nazionali. In questo contesto, le sinergie tra Italia e Francia possono rappresentare il punto di partenza per recuperare il terreno perduto rispetto ai principali competitor. Intervista a David Cavaillolès, amministratore delegato di Arianespace
Sesta generazione, anche l’Australia valuta il Gcap. Ma a che titolo?
Anche l’Australia sarebbe interessata al caccia di sesta generazione anglo-italo-nipponico. Tuttavia, un coinvolgimento a pieno titolo di nuovi partner potrebbe complicare lo sviluppo del programma, già solido grazie alla collaborazione tra i tre membri. Il Gcap potrebbe essere anche un’opportunità per Canberra di entrare nel mercato della sesta generazione, con possibili contributi anche nel settore dei droni gregari, ma questo vorrebbe dire aprire un capitolo complesso: quello della definizione delle regole sull’export