Dalla sua residenza di Mar-a-lago, il presidente Usa ha annunciato una nuova iniziativa per rilanciare la potenza navale americana. Corazzate armate di missili nucleari, nuove navi e nuove collaborazioni con le industrie alleate rappresentano la ricetta dell’amministrazione Trump per dominare i mari del futuro. Una scommessa ad alti livelli, che guarda esplicitamente alla partita con Pechino e al futuro degli Stati Uniti come superpotenza militare globale
Riccardo Leoni
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Il Canada accelera sui capitali privati per finanziare la Difesa. Appunti per l’Europa
Mentre in Europa si continua a contrapporre le spese per la difesa a quelle per il sociale, il Canada sta spingendo su una soluzione mediana, capace di procurare le risorse necessarie al suo riarmo senza gravare ulteriormente sul bilancio pubblico. Al centro di questa strategia un maggior coinvolgimento degli investitori privati e uno sforzo concreto per allentare i vincoli normativi nel settore
Luna entro il 2028, reattori nucleari e armamenti. Ecco la nuova space strategy Usa
Con un nuovo ordine esecutivo, Trump ha promulgato la nuova strategia spaziale degli Stati Uniti. Il documento rilancia il programma Artemis, apre massicciamente ai capitali privati e prepara il passaggio alle infrastrutture orbitali commerciali. Tra le novità più importanti, l’uso di reattori nucleari sul satellite e la previsione di installare intercettori nello spazio cislunare. Obiettivo: arrivare prima della Cina
Per l'Italia la partita del Quantum è ancora aperta
Gli Stati generali del quantum hanno mostrato un ecosistema italiano maturo sul piano scientifico, ma ancora in cerca di una vera regia strategica. Le tecnologie quantistiche stanno entrando a pieno titolo tra le priorità industriali e di sicurezza del Paese, imponendo scelte selettive e investimenti pazienti. Il Pnrr ha dato una spinta decisiva, ma senza l’ausilio del capitale privato e un coordinamento sistemico il rischio è la dispersione. La partita resta aperta, ma il tempo per giocarla si sta riducendo
Spazio, Leonardo ambisce al mercato dei lanciatori? Ecco cosa lo fa pensare
Dopo mesi di silenzio, l’annuncio dell’alleanza satellitare con Airbus e Thales ha proiettato Leonardo nel mercato spaziale europeo, con l’ambizione di dare vita a un vero campione continentale dello spazio. Eppure, senza lanciatori i satelliti restano a terra, così come le ambizioni di autonomia strategica. Il progetto Bromo potrebbe essere solo la mossa iniziale di un piano ben più ambizioso, che mira direttamente a sfidare i colossi mondiali dello spazio
Ecco perché l’Italia ha bisogno di un polo cibernetico nazionale. Parla Festucci
La competizione cibernetica accelera e l’Italia fatica a costruire una strategia coerente. Tra carenza di competenze, dipendenze tecnologiche e vulnerabilità che toccano settori civili e militari, emerge sempre più chiaramente l’urgenza di una governance stabile. Un polo nazionale, sulla falsariga di quello per la subacquea, sarebbe un primo inizio. L’intervista di Airpress a Carlo Festucci, vice presidente di Deas
Cosa penso su leva militare e caso Bologna-Esercito. Parla il generale Goretti
Il dibattito sul possibile ritorno della leva riemerge anche in Italia, mentre diversi Paesi europei sperimentano nuovi modelli di servizio militare. Tra volontarietà, riserve tecnologiche e impieghi territoriali, prende forma l’ipotesi di un modello italiano. Sullo sfondo, le tensioni evidenziate dal caso dell’università di Bologna. L’intervista di Airpress al generale Luca Goretti
Sale la produzione asiatica ed europea, frena quella cinese. Cosa dice il Report Sipri sull’industria militare
Secondo l’ultimo report Sipri, la produzione mondiale di armamenti si conferma in ascesa. Nel 2024, i ricavi delle 100 aziende leader del settore sono andati oltre il mezzo triliardo di dollari. Benché le aziende Usa restino in cima alla classifica, la scalata da parte degli attori asiatici ed europei è cominciata, a riprova del mutamento strutturale delle dinamiche geopolitiche e delle tensioni che attraversano le varie aree del mondo
Una cupola per la difesa europea. Cos’è l’ambizioso Michelangelo Dome di Leonardo
Leonardo ha presentato il Michelangelo Dome, una piattaforma pensata per integrare e coordinare sistemi di difesa eterogenei in un’unica architettura multidominio. Un progetto che ambisce a superare la frammentazione europea e a mettere in comunicazione tecnologie diverse e non progettate per interoperare. Una volta operativo, potrebbe rappresentare una possibile chiave di volta nel complesso mosaico della difesa del Vecchio continente
Dagli Stati Uniti all’Europa, l’industria della Difesa al bivio tra passato e futuro
In America gli unicorni della Silicon Valley sfidano la lentezza e la farraginosità degli storici contractor del Pentagono, mentre in Europa è sempre più netta la divisione tra i Paesi che vedono nell’industria un prolungamento della propria sicurezza nazionale e quelli che agiscono ancora con un’agenda export-oriented. Le due tendenze, seppur diverse nel loro manifestarsi, sono conseguenze della medesima causa: la crisi del modello multilaterale
















