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Obiettivo Luna 2030. Così Pechino accelera sullo sviluppo del suo programma spaziale

La Cina ha completato con successo un test di sicurezza sul nuovo veicolo spaziale Mengzhou, destinato a portare gli astronauti cinesi sulla Luna entro il 2030. Il test, simile a quelli già condotti dagli Stati Uniti, segna un’accelerazione nel programma spaziale di Pechino. Dietro i progressi tecnici si intravede una strategia ampia, che intreccia ambizioni scientifiche, geopolitiche e militari in un contesto spaziale sempre più conteso. La corsa allo Spazio si fa sempre più affollata

Due programmi, un solo contractor? Boeing punta al monopolio della sesta generazione Usa

A Parigi Boeing ribadisce la propria ambizione nel segmento dei caccia di sesta generazione, puntando sia sul programma Ngad con l’F-47 sia sulla componente navale con l’F/A-XX. Ma sul secondo progetto, ancora in attesa di assegnazione ufficiale, pesano le incertezze del bilancio della Difesa e le priorità della US Navy

Quale futuro per l’Iran dopo l’attacco israeliano. Conversazione con Shahin Modarres

L’operazione Rising Lion ha colpito con precisione chirurgica il cuore dell’apparato militare e di intelligence iraniano. Oltre ai danni ingenti al programma nucleare, Israele ha agito colpendo figure-chiave del regime, lasciando aperti interrogativi sulla tenuta stessa della Repubblica Islamica. L’economia al collasso, il dissenso crescente e l’effetto domino interno disegnano scenari di forte instabilità, ma il destino di Teheran resta appeso a molte incognite. Intervista a Shahin Modarres, analista esperto di Iran e Medio Oriente e commentatore per Al Jazeera e BBC News

Spese militari al 5% del Pil. La Nato valuta di conteggiare anche gli aiuti all’Ucraina

La Nato sta valutando di includere gli aiuti militari all’Ucraina nel calcolo delle spese di difesa dei Paesi membri. Questo quanto emerge da una prima bozza della dichiarazione finale che uscirà dal Summit all’Aia del 24-25 giugno e da cui ci si attende l’innalzamento dell’obiettivo di spesa al 5% del Pil. Se confermata, questa ipotesi contribuirebbe a diluire e alleggerire la pressione finanziaria sugli alleati. Nel frattempo, resta l’incognita sui tempi che verranno stabiliti per l’implementazione del nuovo target

Pragmatismo e industria, così il rapporto Italia-Turchia fa scuola

Nel nuovo ordine geopolitico multipolare, la Turchia sta riaffermando la propria centralità e ambizione globale. L’Italia, tra i pochi Paesi europei a comprenderne la portata, sta costruendo con Ankara un rapporto fondato su pragmatismo e cooperazione industriale. Droni, difesa e nuove alleanze segnano una fase che potrebbe ridefinire gli equilibri regionali e transatlantici

La difesa europea, il mondo che cambia e la necessità di adeguarsi. L’appello di Crosetto

Gli italiani sono favorevoli alla difesa europea, ma non all’aumento delle spese per la Difesa. Questo quanto emerso dalla ricerca “La società italiana e la difesa europea”, presentata ieri dalla Fondazione Craxi. Un risultato meno contraddittorio di quanto non sembri, ma che si intreccia con le sfide e le minacce odierne. L’evento, moderato da Flavia Giacobbe e con le conclusioni del ministro Crosetto, ha permesso di inquadrare la necessità di un profondo ripensamento del ruolo dell’Italia e dell’Europa sullo scacchiere globale

Il vertice Meloni-Macron può rilanciare l’intesa franco-italiana. Parla Nelli Feroci (Iai)

Il vertice odierno tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni riaccende l’attenzione sul rapporto strategico tra Italia e Francia. Dalla cooperazione industriale nel settore della difesa alla difficile gestione dei dossier libico e mediorientale, passando per la postura comune da assumere in vista del prossimo summit Nato, i due leader cercano spazi di convergenza in un contesto complesso. L’intervista all’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci (Iai)

Con la tecnologia inerziale ci si orienta sul campo di battaglia anche senza satelliti

Nel contesto delle operazioni multi-dominio, la capacità di orientarsi sul campo di battaglia resta centrale per la riuscita delle operazioni militari. Il conflitto in Ucraina ha mostrato i limiti della dipendenza dai segnali satellitari e l’enorme rischio che corrono le unità che si ritrovano sprovviste di collegamenti durante il combattimento

Spese militari Nato, la Germania supporta l’obiettivo 5% e rilancia il dialogo Ue-Usa

La Germania apre al nuovo target del 5% del Pil per la Difesa proposto dagli Stati Uniti, in vista del vertice Nato dell’Aja. Il segnale arriva durante il viaggio americano del ministro Wadephul, primo test dei nuovi equilibri transatlantici. Dietro l’intesa, le pressioni dell’amministrazione Trump e l’accelerazione tedesca sul riarmo. Mentre il confronto interno all’Alleanza prosegue in vista del summit, la svolta di Berlino restituisce una prima misura dei nuovi allineamenti tra Europa e Stati Uniti

Dal Pharma alla Difesa. L’idea di Palantir per potenziare la cantieristica Usa (con l’IA)

Di Riccardo Leoni e Andrea Macaluso

Mentre i cantieri cinesi sfornano navi da guerra a un ritmo industriale, la produzione americana è ferma ai tempi delle lavagne e delle telefonate. A lanciare l’allarme è Mike Gallagher, ex deputato al Congresso e oggi capo della divisione Difesa difesa di Palantir. Senza un’accelerazione tecnologica nel settore navale, gli Stati Uniti rischiano di non essere pronti a contenere la minaccia cinese. Secondo Gallagher, questa accelerazione potrà essere favorita in primis dallo Stato, nel solco di quanto fatto durante la pandemia da Covid-19

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