L’Europa accelera sul riarmo, ma tra i Paesi più esposti sul fronte del debito — tra cui l’Italia — cresce il timore dei tagli alla spesa pubblica per finanziare la Difesa. Definendo tale scenario inaccettabile, il ministro dell’Economia Giorgetti ha proposto un fondo di garanzia europeo da 16 miliardi per attrarre gli investitori privati. Secondo il Mef, questo potrebbe mobilitare fino a 200 miliardi senza intaccare i servizi pubblici. Restano tuttavia da chiarire alcuni punti, soprattutto riguardo l’attrattività per gli investitori privati
Riccardo Leoni
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La crisi della cantieristica Usa pregiudicherà il futuro dell’Aukus? L’analisi di Caruso
Mentre l’Indo-Pacifico diventa teatro di crescenti tensioni geopolitiche, l’ambizioso programma di sottomarini nucleari australiani rischia di affondare prima ancora di prendere il largo. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca solleva interrogativi sulla tenuta delle alleanze americane e sulla credibilità degli impegni presi con Canberra. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Le navi della Marina alimentate da piccoli reattori nucleari? Per Fincantieri è possibile
Il nucleare torna al centro del dibattito strategico globale, e l’Italia potrebbe giocare un ruolo di primo piano anche in ambito navale. Intervenendo a una tavola rotonda, Pierroberto Folgiero ha delineato un futuro in cui piccoli reattori potrebbero alimentare non solo sommergibili e portaerei, ma anche incrociatori e fregate. Un’idea ambiziosa che, se concretizzata, rappresenterebbe un punto di svolta, non solo per la cantieristica italiana, ma anche per le capacità strategiche nazionali
Riarmo, debito e garanzie all’Ucraina. Così l'Europa si muove sulla Difesa
Dopo decenni di esitazioni, l’Europa sembra decisa a dare una svolta alle sue politiche di difesa. Mentre a Bruxelles le istituzioni comunitarie fanno quadrato per ridurre la frammentazione politica e strategica dell’Unione, i ministri delle Finanze si confrontano su come evitare che le spese per la Difesa erodano le basi dello stato sociale in Europa. Sviluppi anche sul piano militare, con i capi di Stato maggiore di oltre 30 Paesi riuniti a Parigi per discutere del futuro della sicurezza dell’Ucraina. Grandi assenti gli Stati Uniti, i quali, rendono noto fonti francesi, “non sono stati invitati”
Quali implicazioni per l’Ue dopo il Consiglio straordinario sulla Difesa. L'analisi di Marrone (Iai)
Il Consiglio europeo informale dedicato a Ucraina e Difesa ha mostrato un’Europa che, volente o nolente, è chiamata ad agire in risposta al cambio di direzione inaugurato da Trump. Dall’isolazionismo ungherese al piano di riarmo, passando per le proposte di Giorgia Meloni, per l’Ue è giunto il momento di fare i conti con se stessa. Secondo Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa dell’Istituto affari internazionali, ora sta alla Commissione europea tradurre in misure concrete le linee approvate dai capi di Stato e di governo
La cantieristica navale potrebbe essere il futuro dei rapporti Italia-Usa. Ecco perché
Donald Trump ha annunciato un ambizioso piano per rilanciare la cantieristica navale americana, mettendo al centro del suo progetto la produzione di nuove navi per rafforzare la US Navy e contrastare la crescente potenza navale della Cina. Le difficoltà del settore, tra cui la mancanza di forza lavoro e i ritardi nelle consegne, saranno affrontate anche tramite un maggiore coinvolgimento dei partner internazionali. In questo contesto, la controllata americana di Fincantieri potrebbe giocare un ruolo tutt’altro che secondario
Prima dei fondi per la difesa, serve un Quartier generale europeo. Parla Camporini
Nel momento in cui l’Europa si interroga sul proprio futuro, la Germania rompe gli indugi e apre all’indebitamento per rafforzare la difesa. Mentre prosegue il dibattito sulle spese militari, ci si interroga su quanto siano concrete le possibilità di un coordinamento tra gli eserciti europei. L’intervista di Formiche.net al generale Vincenzo Camporini
ReArm Europe, ecco il piano in cinque punti per riarmare l'Europa
Mentre si fa sempre più probabile un disimpegno degli Stati Uniti dall’Europa, Ursula von der Leyen ha presentato ReArm Europe, un piano ambizioso per rafforzare la difesa del continente. Via libera alla spesa a debito per la Difesa, anche oltre il Patto di stabilità, e all’aumento dell’1,5% per tutti gli Stati. Dall’uso del termine stesso “riarmo” al dirottamento dei fondi di coesione e alla riqualificazione della Bei, la Commissione europea sembra fare sul serio e lancia un avvertimento alle possibili fughe in avanti pro-Mosca del prossimo Consiglio europeo
Difesa europea, senza un comando unificato non si va da nessuna parte. L'analisi di Giancotti
L’Europa si trova di fronte a una crisi senza precedenti. La necessità di un’azione concreta diventa urgente, ma l’attuale frammentazione delle capacità militari e l’assenza di un comando operativo interforze impediscono una risposta efficace. Mentre si discute di bilanci, industria ed esercito comune, l’unica soluzione immediata è creare un comando europeo di pianificazione e operazioni, in grado di coordinare le forze nazionali e dare un segnale politico forte. L’analisi del generale Giancotti, già presidente del Centro alti studi per la Difesa (Casd)
L’Italia accelera sulla Space economy. Ecco cosa prevede il nuovo ddl
Inizia la discussione alla Camera sul ddl Spazio, la misura che prevede di migliorare la governance del settore per l’Italia, proiettandola nella nuova era della Space economy. Il testo, condiviso in larga parte tra maggioranza e opposizioni, ambisce a colmare l’attuale vuoto normativo e aprirà la strada agli investimenti nel nostro Paese. Resta tuttavia il nodo sulla sicurezza, sui cui non sono mancate frizioni per gli emendamenti che impedirebbero concessioni totali a operatori non nazionali