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Il gioco delicato di Meloni per conservare la credibilità. Scrive Arditti

La Lega aiuta Meloni nell’evitare la nascita di una forza politica di destra critica verso il governo (ad esempio ci ha provato Gianni Alemanno), questo il premier lo sa benissimo. Ma sa anche altrettanto bene che mezzo mondo misura quotidianamente la distanza politica tra lei e Salvini: oltre un certo numero di centimetri comincia il problema

A destra tutto in ordine? No, ma lo schema Meloni vs Schlein non regge più. Arditti spiega perché

Guardare alla prospettiva internazionale ci aiuta a capire perché lo schema di “sintesi” della dialettica italiana sull’asse premier-segretaria del Pd funziona meno di un anno fa. Oggi le opposizioni camminano in ordine sparso e non è certamente il Nazareno a dare la linea. Questo ci permette di dire che a destra è tutto in ordine? Certo che no…

Dagli F-35 ai satelliti, perché l'interconnessione Ue-Usa è sempre un punto di forza

Questa interdipendenza tra sistemi operativi rappresenta un formidabile punto di forza, nonché un robusto collante politico e culturale, tale per cui nulla di ciò che accade sul piano della polemica quotidiana può scalfire una collaborazione che si appoggia su montagne di dati condivisi, decine e decine di miliardi di euro (o dollari) spesi e da spendere, migliaia di ore di esercitazione in comune

Non c'è Difesa europea senza Nato. Il commento di Arditti

Dividere l’Europa dagli Usa è il sogno di tutti i nemici delle democrazie, vediamo di non diventare i “Tafazzi” della storia. Costruire (spendendo il giusto) una nuova Europa militarmente in grado di incidere è cosa buona, ma non vuol dire fare una partita di Risiko. Il commento di Roberto Arditti

Un'agenda Meloni (in tre punti) per dialogare con Washington. Il commento di Arditti

Se la discussione con Trump parte dal presupposto (e moltissimi da questa parte dell’oceano ragionano così) che quello è un delinquente da sconfiggere e criticare per la capigliatura, vuol dire che si vuole litigare, non cercare un accordo (è quello che ha fatto Zelensky). Ma un’altra strada è possibile, Giorgia Meloni può imboccarla. Il commento di Roberto Arditti

L'inversione di rotta sul nucleare è clamorosa, non tiriamola per le lunghe. Scrive Arditti

Siamo nei dintorni di una giornata storica, cui si giunge certamente anche grazie alla pressione fortissima di uno scenario internazionale che mai come negli ultimi anni ha messo in chiaro qual è la posta in gioco sul fronte energetico. In Parlamento c’è una maggioranza solida e, tutto sommato, coesa. Approvi il ddl alla velocità della luce, qui non c’è un minuto da perdere

Lezioni americane per l'Ue: niente chiacchiere e ghirigori. La carta Meloni

Tutto si può criticare della nuova amministrazione a stelle e strisce, ma certo non si può sostenere che stanno con le mani in mano. Questa però è anche la più formidabile lezione che da questa parte dell’Atlantico dovrebbe essere colta con una certa prontezza

La scommessa di Giorgia. Scrive Arditti

Dice Meloni che non c’è Occidente senza l’America, ma nel farlo indica anche all’America che senza l’Europa tutto diventa un’altra cosa. E qui siamo al punto centrale del discorso al Cpac della premier, in cui gli elementi fondamentali sono due. Ecco quali secondo Roberto Arditti

Siamo già quasi una colonia cinese. E, a breve, sparirà il "quasi"

Sulle batterie siamo a rimorchio della Cina. Se tu metti insieme pezzi che altri hanno progettato e costruito il tuo valore aggiunto è marginale sotto ogni punto di vista. Cos’altro serve per capire che dobbiamo cambiare rotta e che dobbiamo farlo alla velocità della luce? La riflessione di Roberto Arditti

Diamo il giusto peso alle parole di Zacharova, ma svegliamoci. Il commento di Arditti

Come avrebbe dovuto rispondere l’Italia agli attacchi di Zacharova? Primo, dare il giusto peso alle sue parole, che anche in Russia vengono prese più come indicative di una certa vivacità verbale che non come posizioni ufficiali. Secondo: è tempo di ridurre le parole e aumentare i fatti, esattamente come chiesto con tono accorato anche da Mario Draghi. Il commento di Roberto Arditti

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