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Alaska, istruzioni per l’uso. Scrive Arditti

Questo summit potrebbe ridisegnare mappe e alleanze. Resta da vedere se porterà pace o solo una tregua fragile. Ma per capire cosa sta succedendo occorre considerare tre aspetti chiave in vista del vertice. Ecco quali secondo Roberto Arditti

Un vertice per parlare al mondo. L'incontro Trump-Putin visto da Arditti

Il vertice sarà soprattutto un esercizio di comunicazione. Useranno l’incontro per parlare ai rispettivi pubblici e al mondo, dimostrando che il dialogo è possibile. Ma le distanze tra le loro posizioni restano enormi, e la strada verso una soluzione della crisi ucraina è ancora lunga

Sul caso Almasri la temperatura salirà, e non per l'effetto serra. Scrive Arditti

La decisione del Tribunale dei ministri, archiviazione per la premier e richiesta di autorizzazione a procedere per Piantedosi, Nordio e Mantovano, appare fragile nel merito, perché contraddice la logica di un governo che opera in modo coordinato. Separare Meloni dai suoi ministri è un’ipotesi che non regge alla prova dei fatti politici. Uno scontro, quello tra magistrati ed esecutivo, che non si esaurirà con il caso Almasri e che continuerà a segnare il dibattito pubblico italiano

Zelensky nel tunnel (senza uscita) della guerra. Scrive Arditti

Zelensky ha ampiamente dimostrato di reggere lo scontro con Putin, questo fa di lui un gigante da molti punti di vista. Oggi però non riesce a uscire dalla guerra, anche perché Mosca non glielo consente. E di quella guerra finisce per essere oggi prigioniero e, in prospettiva, vittima

L'Occidente ascolti la condanna di Hamas della Lega Araba. Scrive Arditti

Prima viene la legittimità interna, poi lo Stato internazionale. Se l’Europa si affrettasse a invertire questo ordine, rischierebbe di fare un favore proprio a chi vuole mantenere lo status quo: Hamas e i suoi sponsor. La dichiarazione della Lega Araba indica la strada per uscire dal conflitto, le mosse di Francia e Gran Bretagna rischiano di bloccarla

La questione palestinese non interessa più al mondo arabo. A cosa serve il muro del Cairo secondo Arditti

Il muro del Cairo è, nella sua materialità, la più drammatica e inoppugnabile dimostrazione di ciò che in molti fingono di non vedere: la questione palestinese non interessa più al mondo arabo. È diventata uno strumento utile solo per logorare Israele. Nessuno vuole risolverla. E il muro ne è il simbolo perfetto

La politica estera non si fa a Bruxelles. La lezione di Macron secondo Arditti

L’uscita di Macron, che lascia intendere la possibilità di un riconoscimento unilaterale dello Stato di Palestina, segue mosse analoghe da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia. Eppure, ciascuno lo fa per conto proprio, altro che “coordinamento europeo”. Se c’è una lezione in questa vicenda è che l’Europa, di fatto, non esiste come soggetto geopolitico. Esistono i Paesi membri. E ciascuno si muove come crede

Dazi Usa all’Italia. Un vento forte, ma non un uragano. Arditti spiega perché

L’Italia, come l’intera Europa, può ridurre la dipendenza dal mercato americano, sviluppare il proprio mercato interno e neutralizzare l’impatto dei dazi grazie a filiere più snelle, integrate e autonome. Non dobbiamo nasconderci dietro ai timori: l’onda può incresparci, ma il mare non ci inghiottirà. L’analisi di Roberto Arditti

Gas, sanzioni e competitività. Il rischio tempesta perfetta per l’Europa secondo Arditti

Non possiamo vincere la battaglia geopolitica e perdere quella economica. La competitività industriale europea è un bene strategico al pari della sicurezza energetica. Se non ora, quando? Il commento di Roberto Arditti

La spesa militare indiana cresce e sceglie “made in Usa”. Opportunità per l’Europa (se lo capisce)

Il rilancio della spesa militare indiana è uno snodo strategico: per gli Stati Uniti rappresenta una carta fondamentale nel contenimento della Cina e nella sostituzione della Russia come fornitore chiave; per l’Europa può essere una straordinaria occasione industriale, a condizione di muoversi con velocità e pragmatismo

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