Posto che sappiamo tutti perfettamente che la prima cosa da fare sarebbe quella di sgretolare Hamas dall’interno, aiutando l’emersione di una nuova classe dirigente palestinese quantomeno in grado di interloquire con il mondo civile e desiderosa di avviare una nuova stagione di rapporti con Israele, adesso il punto è uno solo: c’è modo di evitare che queste prime voci di protesta (che avranno senz’altro già i loro sostenitori, perché a Gaza nulla accade per caso) finiscano nel nulla cosmico?
Roberto Arditti
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Le chat dell’Atlantic e la nuova America che l’Europa non capisce. Scrive Arditti
Cosa dobbiamo capire dalle affermazioni pubblicate su The Atlantic? E, soprattutto, come dobbiamo valutare le reazioni europee? Sinceramente, considero sbagliato valutare queste dichiarazioni come sfuggite per errore. Il commento di Roberto Arditti
Il realismo di Crosetto sulla difesa Ue è saggio. Arditti spiega perché
Il ministro della Difesa in un’intervista a Repubblica traduce in versione politica e istituzionale un approccio di buon senso, perché è del tutto velleitario immaginare un esercito europeo che fa tabula rasa delle potestà nazionali, creando cioè una forza transnazionale comandata non si capisce bene da chi. Il commento di Roberto Arditti
Perché la risposta delle opposizioni su Ventotene è un regalo a Meloni
Come si spiega l’atteggiamento dei parlamentari di opposizione che oggi continua al Senato dopo le proteste vibranti di ieri alla Camera? Il commento di Roberto Arditti
Il gioco delicato di Meloni per conservare la credibilità. Scrive Arditti
A destra tutto in ordine? No, ma lo schema Meloni vs Schlein non regge più. Arditti spiega perché
Guardare alla prospettiva internazionale ci aiuta a capire perché lo schema di “sintesi” della dialettica italiana sull’asse premier-segretaria del Pd funziona meno di un anno fa. Oggi le opposizioni camminano in ordine sparso e non è certamente il Nazareno a dare la linea. Questo ci permette di dire che a destra è tutto in ordine? Certo che no…
Dagli F-35 ai satelliti, perché l'interconnessione Ue-Usa è sempre un punto di forza
Questa interdipendenza tra sistemi operativi rappresenta un formidabile punto di forza, nonché un robusto collante politico e culturale, tale per cui nulla di ciò che accade sul piano della polemica quotidiana può scalfire una collaborazione che si appoggia su montagne di dati condivisi, decine e decine di miliardi di euro (o dollari) spesi e da spendere, migliaia di ore di esercitazione in comune
Non c'è Difesa europea senza Nato. Il commento di Arditti
Dividere l’Europa dagli Usa è il sogno di tutti i nemici delle democrazie, vediamo di non diventare i “Tafazzi” della storia. Costruire (spendendo il giusto) una nuova Europa militarmente in grado di incidere è cosa buona, ma non vuol dire fare una partita di Risiko. Il commento di Roberto Arditti
Un'agenda Meloni (in tre punti) per dialogare con Washington. Il commento di Arditti
Se la discussione con Trump parte dal presupposto (e moltissimi da questa parte dell’oceano ragionano così) che quello è un delinquente da sconfiggere e criticare per la capigliatura, vuol dire che si vuole litigare, non cercare un accordo (è quello che ha fatto Zelensky). Ma un’altra strada è possibile, Giorgia Meloni può imboccarla. Il commento di Roberto Arditti
L'inversione di rotta sul nucleare è clamorosa, non tiriamola per le lunghe. Scrive Arditti
Siamo nei dintorni di una giornata storica, cui si giunge certamente anche grazie alla pressione fortissima di uno scenario internazionale che mai come negli ultimi anni ha messo in chiaro qual è la posta in gioco sul fronte energetico. In Parlamento c’è una maggioranza solida e, tutto sommato, coesa. Approvi il ddl alla velocità della luce, qui non c’è un minuto da perdere