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Roberto Maroni, reggitore dello Stato. Il ricordo di Arditti

Maroni era oggettivamente bravo, certamente il più in gamba della sua generazione di leghisti. L’unico capace di mettersi il fazzoletto verde al collo e girare per le valli la sera e la mattina dopo presentarsi al ministero con l’abito giusto. Una delle migliori figure di “classe dirigente” della Seconda Repubblica

Non solo un governo. Riuscirà Giorgia I a fondare una Nuova Destra?

Meloni ha accettato pochi condizionamenti dagli alleati e ha scelto per i ministeri più importanti figure che a lei e solo a lei debbono quella posizione. Si intravede dunque uno stile di governo determinato e anche brusco, poco incline al compromesso (tanto caro ai Palazzi Romani) e orgoglioso della lunga traversata nel deserto compiuta. Il commento di Roberto Arditti

Fine Primo Tempo. Resto del Mondo vs. Meloni (2-1)

Qual è il risultato alla fine del primo giorno al Senato? Un gol per la Meloni, che elegge La Russa. Un primo gol per gli avversari che vedono dividersi la maggioranza alla prima occasione (e senza permettere loro di rimediare con il voto del pomeriggio) e un secondo gol perché riuscire (da minoranza) ad essere determinanti al primo giorno della legislatura è un record non da poco. Il corsivo di Roberto Arditti

Quattro giorni senza Giorgia. Un cambio radicale e necessario

Cosa è successo? È improvvisamente diventata timida Giorgia Meloni? No, in verità. Ha solo cambiato strategia perché è cambiato il suo ruolo. Era un leader politico, sta per diventare premier. Dovrà essere compreso anche da milioni di elettori, abituati a una Giorgia Meloni di lotta che ora si ritrovano una Meloni di governo. Il commento di Roberto Arditti

Contano i risultati di Salvini, Conte e Calenda. Tutto il resto è noia

Ci restano tre motivi d’interesse assoluto, tali da rendere le prossime ore assai gustose. Memorandum per la nottata e per la mattina del lunedì

I doveri di Carlo&Matteo per non sprecare un'occasione storica

Calenda e Renzi devono prendere atto con onestà intellettuale che il loro patto deve andare ben oltre le candidature per essere una cosa seria. Devono creare un movimento articolato sul territorio, non disponibile ad accordi al ribasso e puntare a costruire un polo liberale che arrivi fino alle prossime elezioni. Il corsivo di Arditti

A Palazzo Chigi sarà un autunno da brivido. Il barometro di Arditti

L’inflazione è una brutta bestia e non morde le famiglie italiane da quarant’anni. La guerra è lontana ma non lontanissima. L’ipotesi di dover risparmiare sui consumi di energia e riscaldamento non si è mai verificata dalla fine del secondo conflitto mondiale. Swg fotografa tutte le emozioni degli italiani negli ultimi 5 mesi, un po’ di speranza c’è ma a Palazzo Chigi non sarà una passeggiata

La sinistra italiana ha bisogno di andare all’opposizione (per rigenerarsi)

Non si tratta di prendersela con Letta, che sta facendo il possibile. Ma siccome il possibile non sempre basta, ecco avanzare il bisogno vero, quello forte: aprire una nuova stagione politica, mestiere che si fa assai meglio all’opposizione. Il commento di Roberto Arditti

Carlo C e la borghesia che non c'è

Calenda è certamente una delusione per molta di questa borghesia, se ancora possiamo chiamarla così. Ma questa Madama Borghesia, diciamo la verità, fa abbastanza schifo. Il corsivo di Roberto Arditti

Non in Draghi ma nel draghismo le ragioni della crisi

Questo governo ancora in carica è composto dal meglio che abbiamo? Per molti versi sì, a cominciare dal premier che è un fuoriclasse e che ci mancherà. Ma sono proprio quelli bravi che devono trovare le soluzioni a problemi difficili, perché chiederle a quelli scarsi è fatica sprecata

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