Dobbiamo porci il problema di un umanesimo della tecnologia: solo con una adeguata formazione degli utenti potremmo gestire in modo efficace i benefici e le problematiche che le nuove tecnologie ci forniranno. L’analisi del professor Roberto Setola, direttore del master Homeland Security presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma
Roberto Setola
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Non solo Kaspersky. Come proteggere (di più) i nostri software
Il caso Kaspersky, l’antivirus russo usato da metà delle aziende e della Pa italiana, rischia di essere la punta dell’iceberg. C’è un tema di autonomia tecnologica che sarebbe bene affrontare prima che sia tardi. Il commento del prof. Roberto Setola, direttore del master in Homeland Security dell’università Campus Bio Medico
Emergenza hacker. Se l'energia finisce nel mirino
Nei giorni scorsi tre attacchi hacker ad aziende europee nel settore oil. È la punta dell’iceberg di un’emergenza che ora fa paura, anche in Italia. Il commento del prof. Roberto Setola, direttore del Master Homeland Security, Campus Bio Medico di Roma
Secret Italy. Dall'industria alla ricerca, come frenare lo spionaggio
Dalla grande industria alle più vulnerabili pmi nei settori strategici fino alle università, fucine del know-how. C’è un intero sistema nel mirino dello spionaggio industriale e i danni possono essere enormi. Ma non tutti hanno i mezzi per farci i conti. L’analisi di Roberto Setola, direttore del Master Homeland Security, Campus Bio Medico di Roma
Copasir, spie russe, sicurezza nazionale. Il puzzle secondo Setola
Mentre Roma si rivela un incrocio di spie russe e viene arrestato un nostro ufficiale per aver venduto segreti militari a Mosca, la politica non reagisce e litiga sul Copasir. Eppure dal blitz di martedì sera emergono almeno due buone notizie. Il corsivo del professor Roberto Setola, direttore del master in Homeland Security presso il Campus bio-medico di Roma
Tempesta sul Texas, la sicurezza non è solo cyber. Scrive Setola
La tempesta che si è abbattuta sul Texas la scorsa settimana ci ricorda l’immutata importanza della dimensione “fisica” delle infrastrutture critiche. Ecco perché l’Ue… L’analisi del professor Roberto Setola, direttore del master in Homeland Security presso il Campus bio-medico di Roma
Perché all’Italia serve un ecosistema cyber. Scrive il prof. Setola
Un ponte per una cooperazione fra pubblico e privato, fra mondo della ricerca e i technology provider. Ecco perché serve un Istituto italiano cyber. Il commento del professor Roberto Setola, direttore del Master in Homeland Security all’Università Campus BioMedico di Roma
Vita reale e sistemi It. Come sta cambiando il cyberwarfare
In questi giorni diversi organi di stampa hanno rilanciato la notizia di un presunto attacco cyber in danno del sistema idrico israeliano occorso lo scorso aprile e perpetrato probabilmente da gruppi legati all’Iran. L’accresciuto interesse è legato alle dichiarazioni che ha rilasciato Yigal Unna, direttore dell'Israel National Cyber Directorate, alla conferenza internazionale CybertechLive Asia che si è svolta il 28…
La sicurezza nazionale alla prova della resilienza. L’analisi di Setola
“Il vento non spezza un albero che sa piegarsi” questo proverbio africano descrive bene il significato della parola resilienza che è stata largamente utilizzata nell’ultimo decennio per evidenziare come le società e le aziende devono attrezzarsi per gestire situazioni di crisi non completamente prevedibili. Il concetto di resilienza si contrappone in parte a quello di “robustezza” in quanto non mira…
Infrastrutture critiche e blackout in Argentina, un evento raro (ma non troppo)
Un collasso al sistema elettrico avvenuto alle 7 a.m. ora locale del 16 giugno ha lasciato al buio oltre 50 milioni di persone in Argentina, Paraguay e parte del Cile per quasi 12 ore. Il blackout ha comportato una paralisi dei trasporti ferroviari, ma anche quelli stradali a causa del non funzionamento dei semafori e delle stazioni di rifornimento. Non…