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Turchia, ecco la copertina che ha fatto infuriare Erdogan

Continuano le offensive del presidente turco Recep Tayyip Erdogan contro la libera stampa. Questa volta è stato l’uso di Photoshop a causare gravi problemi ad una rivista. La copertina di questa settimana di Nokta ritraeva infatti il capo di Stato intento a scattare un finto selfie con alle spalle le bare dei soldati caduti in mano ai ribelli curdi. A…

Pablo Iglesias e Jeremy Corbyn, analogie e differenze

“È sorprendente, paradossale, anche ironico, che molti media paragonino un vecchio laburista come Jeremy Corbyn a noi. Ma, nonostante questo, hanno ragione. Che possono avere in comune il nuovo capo del vecchio partito fondato dai sindacati britannici con una formazione nata un anno e mezzo fa in Spagna? Di base una cosa: la consapevolezza del fallimento del social-liberalismo della Terza Via”.…

Tutti i critici della Merkel in Germania su profughi e migranti

A luglio, Angela Merkel era stata criticata in tutta Europa per la sua apparente freddezza nei confronti di una bambina palestinese che vive in Germania. “Non c’è spazio per tutti qui”, aveva detto la cancelliera alla piccola rifugiata, scoppiata poi in lacrime davanti alle telecamere. La scorsa settimana, invece, ha deciso improvvisamente di aprire le porte ai profughi siriani. Ma dopo…

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Tutte le traversie dei profughi afghani dimenticati da tutti

Dopo i siriani, quello degli afghani è in ordine di grandezza il secondo gruppo di profughi che arrivano in Europa. Secondo l’ultimo rapporto dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, il flusso è stato di più di 50mila persone solo nel 2014. IL CONFLITTO IN AFGHANISTAN Il conflitto in Afghanistan è cominciato 13 anni fa, con l’arrivo delle truppe internazionali…

II doppio gioco dei Paesi del Golfo con i profughi siriani

Migliaia di siriani (e iracheni)scappano dalla guerra e cercano disperatamente di arrivare in Europa, nonostante le polemiche, la resistenza e la crisi economica europea. Ma perché non optano per l’asilo nei Paesi del Golfo, più vicini geograficamente e culturalmente? Secondo il Deutsche Welle nel 2014 l’Arabia saudita ha donato circa 755 milioni di dollari per l’attenzione umanitaria dei rifugiati del Medio Oriente…

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Cosa sta succedendo in Turchia (e perché nessuno ne parla)

Incendi dolosi nelle sedi della formazione pro-curda HDP, aggressioni alla stampa di opposizione e attacchi a cittadini turchi. Sono alcune delle risposte dei nazionalisti turchi agli attentati del movimento guerrigliero PKK. Ma secondo la stampa nazionale non si tratta di reazioni spontanee, ma di una strategia che mira a ridare il potere al partito islamista AKP di Recep Tayyip Erdogan. …

Non solo Siria. Ecco come anche gli iracheni fuggono dall'Isis

Oltre ai migranti politici siriani ed eritrei raccontati e analizzati su Formiche.net dall'ex top manager, oggi editore, Riccardo Ruggeri, ogni giorno decine di curdi partono verso l’Europa da Arbil, la capitale del Kurdistan iracheno. Acquistano biglietti di autobus di sola andata e lasciano così alle spalle le proprie vite. Secondo un rapporto dell’Unione europea, nell’ultimo anno sono stati milioni i cittadini che hanno abbandonato…

La guerra dell'Isis a colpi di petrolio e acqua

Nonostante il prezzo del petrolio sia crollato – e secondo alcuni esperti potrebbe continuare a scendere – lo Stato Islamico non vuole mollare i giacimenti conquistati. Anzi, cerca di controllarne di nuovi. L’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra ha confermato che i giacimenti di Jazal e quello di Shaer (gas) sono sotto il controllo degli estremisti…

Guatemala, ecco come ha vinto (il primo turno) il comico antipolitico Jimmy Morales

Un’altra vittoria per l’anti-politica. Si è concluso ieri in Guatemala il primo turno delle elezioni presidenziali. L’appuntamento elettorale era previsto per il 2019, ma dopo l’arresto del presidente Otto Pérez per corruzione le elezioni sono state anticipate. I RISULTATI Secondo le cifre ufficiali del Tribunale Supremo Elettorale, sono andati alle urne più del 70% degli elettori. Il risultato ottenuto dall’attore…

Ecco le colonne sonore della guerra di Isis alla civiltà

La jihad dello Stato Islamico ha una colonna sonora e questa si basa nelle “enshad”, gli inni della propaganda digitale dell’organizzazione terroristica. Melodie molto pop, con testi in arabo e sottotitoli in inglese, che accompagnano i video per conquistare nuovi militanti. La più famosa di queste canzoni è “Ummati qad lah fayr” (La mia nazione, l’alba è qui), un single…

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