Dal 2011, quando un attentato con bombe molotov ha distrutto parte della sede di Charlie Hebdo, la polizia di Parigi era sempre appostata all'ingresso del palazzo per proteggere i dipendenti. Il direttore della rivista, Stéphane Charbonnier, morto ieri nella strage a Parigi, era sotto scorta da quando le minacce degli estremisti islamici contro il settimanale sono diventate più pesanti. Soprattutto…
Rossana Miranda
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Charlie Hebdo, ecco gli altri "ricercati" dagli estremisti islamici
Era nella lista dei ricercati di Al Qaeda già da marzo del 2013 il direttore di Charlie Hebdo, Stephane Charbonnier, conosciuto come Charb, ucciso oggi insieme ad altre 12 persone nell'attentato alla redazione a Parigi. GLI ALTRI "TRADITORI" Il suo volto era accanto a quello di Carsten Luste, giornalista danese di Jyllands-Posten, Terry Jones, presidente di Stand Up America Now,…
Charlie Hebdo, storia della rivista satirica che fa imbestialire gli estremisti islamici
Dopo cause e contro-cause, un attacco con bombe molotov ad ottobre del 2011, il sito oscurato nel 2012 e la sua sede incendiata, alla rivista Charlie Hebdo è il massacro: 12 morti a seguito dell’irruzione di uomini armati nella redazione di Parigi. [gallery ids="322642,322643,322644,322645,322646,322647"] A scatenare la furia degli estremisti è stata la pubblicazione di diverse vignette satiriche con la…
Chi è Lutz Bachmann, il leader di Pegida che scuote la Germania
Quello che è cominciato con un innocuo appuntamento settimanale (ogni lunedì) nella cittadina di Dresda, all’est della Germania, sta diventato un fenomeno in espansione in tutto il Paese e una delle principali preoccupazioni del governo di Angela Merkel: il movimento Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente, conosciuto come Pegida, l’acronimo in tedesco. [gallery ids="322578,322579,322580,322581,322582,322574,322570"] Secondo la Bbc, a tre mesi dalla…
Perché la Libia preoccupa anche la Lega araba
L’esercito libico ha bombardato ancora una volta la città di Misurata per combattere una milizia alleata dei ribelli che controllano Tripoli. Gli attacchi aerei si sono registrati soprattutto nel porto, principale collegamento per l’esportazione del petrolio libico. Il primo ministro della Libia, Abdula Al Thinni, ha dovuto annunciare lo “stato di allerta” all’est del Paese. Il gruppo conosciuto come “Alba…
Sony Hack, partono le sanzioni di Obama contro la Corea del nord
Nuove tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord. Ma questa volta a scatenare lo scontro non è il programma nucleare ma il cinema. Tutto è cominciato dal cyber-attacco contro la Sony Pictures Entertaiment e il film The Interview prodotto da James Franco; un ritratto ironico del regime di Kim Jong-un e “il Paese più isolato del mondo” e un…
Siria, perché Assad si piega ma non si spezza
Erano 970 i migranti siriani a bordo della nave (battente bandiera moldava) che è stata soccorsa il 30 dicembre nel porto di Gallipoli. Tra loro c’erano circa 40 bambini e una ventina di donne incinta. L’ANNO PIÙ VIOLENTO IN SIRIA In Siria non si è fermata la guerra, anzi. Nel 2014 sono morte più di 76mila persone, in quello che…
Ecco la missione Nato degli Eurofighter italiani in Lituania
Era previsto da tempo, almeno da luglio del 2013, la partecipazione dell’Aeronautica militare italiana alla "Interim Air Policing" sulle Repubbliche baltiche. Da quanto si legge sul sito ufficiale, il ruolo delle forze italiane è stato concordato da una delegazione guidata dal Capo del 3° Reparto – Pianificazione dello Strumento Aerospaziale - dello Stato Maggiore, Generale di Brigata Aerea Gianni Candotti,…
La Russia non russa con Putin. Lo speciale di Formiche.net
Insieme al prezzo del petrolio, è crollato il valore del rublo, la moneta russa. Il presidente Vladimir Putin si vede costretto a fronteggiare un’inflazione di quasi il 10% e una crisi economica senza precedenti. Il ministro delle Finanze, Alexei Vedev, ha avvertito che a gennaio del 2015 la Russia potrebbe entrare in recessione ma, nonostante questo, pochi cittadini individuano in…
Onu, ecco chi ha evitato la mattana risoluzione contro Israele
La Palestina dovrà attendere. Dopo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, Francia e Inghilterra, alcuni Stati arabi hanno cercato un blitz anti Israele all'Onu. Ma il tentativo è fallito. Infatti il progetto di risoluzione presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu il 17 dicembre è stato bocciato ieri. Il testo che chiedeva il ritiro di Israele dai territori…