Skip to main content

Quali imprese salvare e come. L'analisi di Zecchini

Le dimensioni degli sconvolgimenti in atto per le imprese sono nascoste dall’ampiezza dei sostegni pubblici. In particolare, la distorsione e i rischi nella struttura del capitale delle imprese nel senso del debito (excess leverage) non appaiono ancora in tutta evidenza, perché i dati finora disponibili non la rivelano a sufficienza. Ma i segnali non mancano e le simulazioni econometriche li confermano

Scambi commerciali, discordanze e opportunità per l'Italia. L'analisi di Zecchini

Due eventi, in direzione contraria, aggiungono nuove discordanze nell’attuale regime di accordi commerciali dell’Ue. L’Italia? Ha da guadagnare dalla nuova apertura americana e da un atteggiamento più ambizioso della politica commerciale dell’Ue

Urge una nuova visione di politica industriale. Scrive Zecchini

Francia e Germania hanno aggiornato le loro strategie di politica industriale, muovendosi nella direzione di una più ampia politica industriale europea. L’Italia, dal canto suo, non ha svolto un ruolo di proposizione e finirà con l’andare a rimorchio dell’iniziativa franco-tedesca, eppure dovrebbe avere una più lungimirante visione per far evolvere il sistema verso nuovi assetti che consentano il ritorno alla perduta prosperità. L’analisi di Salvatore Zecchini

C'è troppo debito nelle imprese. I rischi secondo Zecchini

La domanda di credito si è impennata per arginare la crisi sopraggiunta all’improvviso a causa della pandemia. Lo Stato dovrà trovare forme di sostegno alle imprese e di stimolo agli investimenti, ai consumi e all’export che siano al tempo stesso efficaci e meno costosi per il bilancio pubblico. Un delicato bilanciamento tra l’uscita graduale dalle politiche di assistenza diffusa, e quelle dell’incentivazione agli investimenti privati nel capitale produttivo dell’impresa Italia. L’analisi di Salvatore Zecchini

Basta l'autorevolezza del premier? I dubbi di Zecchini

Basta l’autorevolezza di una sola persona per superare le contrapposizioni, che da anni si frappongono alle necessarie misure per la ripresa economica e sociale del Paese?

Come usciranno le imprese dalla tempesta? La proposta di Zecchini

In questo momento l’attenzione è concentrata più sulle difficoltà del breve periodo che sul rilancio produttivo post-pandemia, mentre i margini d’intervento della finanza pubblica sembrano prossimi al limite di sostenibilità. Ecco su cosa puntare secondo Salvatore Zecchini

vaccino

Cina, Usa e Ue. Tre potenze per una crisi. L'analisi di Zecchini

Ad un anno dallo scoppio della pandemia sono disponibili numerosi dati per iniziare a riflettere su come si sono fronteggiate le crisi sanitaria ed economica nelle tre principali economie del mondo. L’approccio della Cina si è dimostrato il più adeguato a frenare la pandemia ed innescare la ripresa economica. Mentre Usa e Ue… L’analisi di Salvatore Zecchini

Recovery Plan, perché attuarlo sarà arduo. Lo spiega Zecchini

Iniettare nel sistema economico la massa di finanziamenti messa a disposizione dall’Ue produrrà molto probabilmente un rimbalzo dalla recessione non appena la pandemia sarà sotto controllo. Ma in assenza di misure per ottenere cambiamenti radicali di sistema, ben difficilmente l’economia crescerà negli anni per riportare il Paese nel novero di quelli sviluppati. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse

Da Stiglitz a Bernanke, ecco le ricette anti crisi degli economisti

Anche quest’anno si è svolto l’incontro annuale, stavolta in streaming, degli economisti di tutto il mondo organizzato dall’American Economic Association. Analisi e commenti sulla pandemia e le conseguenze sociali ed economiche della crisi che ha portato con sé. Tutti gli interventi raccontati e analizzati da Salvatore Zecchini

scollamento

Bilancio 2021, una scommessa rischiosa sulla crescita futura. L'analisi di Zecchini

L’ottimismo del governo sullo sviluppo atteso ha basi fragili, mentre sarebbe stato più opportuno dare prova di prudenza nel fare elargizioni a pioggia e concentrare le risorse sulle spese più produttive. Altrettanto saggio sarebbe predisporre sin d’ora un piano di riserva da attuare rapidamente nel caso in cui la crescita risultasse inferiore alle aspettative. L’analisi di Salvatore Zecchini

×

Iscriviti alla newsletter