La nostra cultura, fatta di tantissimi giovani di talento che navigano nei settori dell’arte, della comunicazione, dell’editoria, dell’imprenditoria, può aiutare la nostra economia non tanto in termini di valore aggregato, quanto in termini di dinamismo reale dell’economia. Il commento di Stefano Monti
Stefano Monti
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Opportunità, non solo minacce. Perché incentivare la cultura dell'IA
Non affidiamoci soltanto agli strumenti legislativi, come sinora è stato fatto in Europa, per regolare l’Intelligenza artificiale. Lo strumento legislativo, nei fatti, può limitare il limitabile. Una cultura diffusa, invece, una cultura realmente pronta, permette di cogliere le opportunità, e non vedere soltanto le minacce
L’unica e vera discriminazione del nostro tempo: la povertà. Il commento di Monti
Emanciparsi non significa guadagnare di più. Emanciparsi significa rendersi liberi, sottrarre la propria vita ad un potere esterno. E in questo, la cultura, può molto di più di quanto possa il denaro. Il commento di Stefano Monti
La vulnerabilità geopolitica ed economica del turismo. Il commento di Monti
Il fenomeno turistico è parte integrante del sistema-Italia. Motivo per cui un suo calo improvviso potrebbe impattare significativamente sul tessuto economico. E per questo ci si deve preoccupare dei rischi geopolitici e dei loro impatti nel settore
Ecco la vera rivoluzione del Festival di Sanremo
Il Festival di Sanremo ha mostrato che l’Italia può anche parlare di produzioni culturali contemporanee; che i cittadini italiani possono scontrarsi anche sulla base di messaggi sociali e politici. Non era affatto ovvio che questo festival riuscisse nella immane sfida di far concentrare quasi l’intera popolazione italiana su un’espressione culturale importantissima: la canzone
Tre questioni sul finanziamento pubblico alle imprese culturali
Tra i progetti finanziati in ambito culturale emerge la predominanza di interventi strutturali e infrastrutturali. Ma è necessario un maggior equilibrio con le iniziative di recupero e valorizzazione. E si deve considerare anche l’aspetto sociale
Perché è la cultura, e non il turismo, la vera arma per lo sviluppo dei territori
Proveniamo da decenni in cui la cultura si interpretava come una componente extra-economica. Convinzione che il tempo ha mostrato come sbagliata, e che ha in ogni caso segnato molte delle esperienze di chi oggi si trova ad assumere decisioni. Il commento di Stefano Monti
Servono nuovi mercati per il mercato dell'arte. Stefano Monti spiega perché
Il mercato dell’arte ha recepito così tanti e differenti stimoli negli ultimi 20 anni, che oggi qualsivoglia ipotesi di sviluppo futuro potrebbe essere possibile. È ragionevole, ad esempio, che il mercato possa tendere verso un livello sempre più esteso di concentrazione, con la conseguente affermazione di soggetti “egemoni”, sostenuti da grandi capitali privati e di investimento
La cultura ci rende umani. Perché e come alimentarla
L’attenzione politica alla cultura deve tradursi, sostanzialmente, nel comprendere che nell’insieme delle professioni necessarie a sviluppare una trama di sviluppo sociale e territoriale, è necessario includere anche archeologi, artisti, esperti di pianificazione culturale, così da meglio convogliare gli interventi strutturali. Perché è la cultura che ci rende umani
Su cosa puntare per rendere l'Italia un Paese migliore? La riflessione di Monti
Scegliere quali siano gli indicatori su cui si intende investire, significa comprendere quali siano le priorità d’azione, e significa anche determinare quali dimensioni della vita quotidiana del nostro Paese debbano in qualche modo modificarsi. Poco importa se quest’Italia sia o meno prima in una qualsiasi delle classifiche. Quel che importa è che migliori nelle dimensioni che gli italiani ritengono importanti