“Non sono nato semplice, sono stato sempre molto problematico e in fondo mi sono convinto della validità di quella verità che mi consegnava mio nonno: bada a chi vuole far apparire semplice una cosa complessa, significa che non l’ha capita”. In un’intervista al quotidiano Il Mattino, Ciriaco De Mita fa il bilancio dei suoi 90 anni di vita; una vita dedicata alla politica e all’Italia. Il suo primo comizio lo tenne all’età di 16 anni, a Montella. L’avversario era un comunista che chiamavano Nerone: “Mi avvertì che tanto dopo mi avrebbero bruciato – ha ricordato De Mita -. Giusto per comprendere il clima di quei tempi”.
L’esperienza del vissuto, secondo De Mita, offre una visione alternativa dello scenario politico. Al Mattino, l’ex presidente del Consiglio ha detto che “l’intuizione è una forza che consente di immaginare quello che prima non c’era, la conoscenza storica aiuta invece a comprendere quello che c’è stato”.
Nato a Nusco, provincia di Avellino il 2 febbraio del 1928, De Mita è figlio di un sarto e una casalinga. Vinse una borsa di studio e si laureò in Giurisprudenza all’Università del sacro Cuore a Milano. Ha lavorato all’ufficio legale dell’Eni di Enrico Mattei. È stato presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989 e più volte ministro. Dal 2014 è sindaco di Nusco. È stato nominato “il padrino della DC”. Ha dichiarato recentemente che, anche se il Partito Democratico vuole morire, lui morirà democristiano. De Mita ha avuto una notabile influenza nel percorso di Romano Prodi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Per festeggiare i suoi 90 anni, i giovani registi Carmine Caracciolo e Roberto Flammia hanno girato un documentario sulla sua vita intitolato “L’animale politico”, un omaggio che va dall’infanzia a Nusco fino all’attivismo politico odierno.
Ecco gli scatti di Ciriaco De Mita nell’archivio di Umberto Pizzi
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)