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Mattarella, Conte, Visco e Tria all’assemblea Abi. Le foto

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Alberto Bombassei
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Pietro Sella
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Franco Bernabè
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Antonio Tajani
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Victor Massiah
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Paolo Savona
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Enzo Moavero Milanese
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Vincenzo Boccia
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Antonio Pattuelli
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Antonio Patuelli
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Raffaele Jerusalmi
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Massimo Tononi
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Pietro Salini
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Gabriele Galateri di Genola
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Maurizio Gasparri
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Fabio Panetta
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Paolo Andrea Colombo
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Alberto Fassati
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Innocenzo Cipolletta
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Letizia Moratti ed Enzo Moavero Milanesi
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Alessandro Profumo
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Franco Bernabè e Maurizio Gasparri
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Antonio Patuelli e Giovanni Bazoli
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Luigi Abete e Antonio Patuelli
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Giovanni Bazoli e Corrado Passera
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Marcello Foa e Alessandro Profumo
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Marcello Foa e Fabrizio Palermo
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Fabio Panetta e Fabrizio Saccomanni
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Gian Maria Gros Pietro e Giovanni Sabatini
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Sergio Mattarella
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Attilio Fontana e Sergio Mattarella
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Vincenzo Boccia
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Alessandro Profumo
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Attilio Fontana
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Antonio Patuelli
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Antonio Patuelli
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Antonio Patuelli
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Ignazio Visco
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Ignazio Visco
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Ignazio Visco
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Ignazio Visco
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Ignazio Visco
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Giovanni Tria
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Giovanni Tria
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Antonio Tajani e Rocco Casalino
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte

Si è tenuta questa mattina, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  a Palazzo Mezzanotte, l’assemblea dell’Abi. Ad aprire i lavori, il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che poi ha lasciato spazio agli interventi di Ignazio Visco, governatore di Bankitalia e del ministro dell’Economia e delle finanze, Giovanni Tria. Presente anche il premier Giuseppe Conte. L’assemblea di quest’anno è anche l’occasione per celebrare i cento anni dell’Abi, nata a Milano nel 1919. Di qui la scelta di Milano come luogo dell’incontro, al quale hanno preso parte i vertici della finanza italiana.

“Le tensioni sul mercato dei titoli di Stato italiani si sono attenuate ma per consolidare questi risultati e ridurre ulteriormente il costo del debito pubblico, l’orientamento prudente della politica di bilancio andrà confermato in un quadro di più lungo periodo” ha notato Visco davanti la platea Abi. Il governatore ha ricordato in questo senso che lo spread rispetto ai titoli tedeschi “supera ancora di circa 70 punti i valori non bassi prevalenti nell’aprile del 2018. Rispetto alla Spagna, che come l’Italia ha fortemente risentito della crisi dei debiti sovrani, il differenziale di rendimento è di oltre 120 punti era attorno a mezzo punto percentuale nell’aprile dello scorso anno. Se il calo dello spread continuasse e il costo del debito scendesse sotto il tasso di crescita nominale del Pil, come già è avvenuto negli altri Paesi dell’area dell’euro, sarebbe più facile ridurre l’incidenza del debito sul prodotto”.

(Foto Imagoeconomica – riproduzione riservata)

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