Si è svolto ieri a Roma – presso la sede de La Civiltà Cattolica – il dibattito organizzato dalla rivista dei gesuiti e da Formiche dal titolo “Il valore della terra. Agricoltura come opportunità, tra innovazione ed economia“.
All’appuntamento – introdotto e moderato dallo scrittore de La Civiltà Cattolica padre Francesco Occhetta – hanno partecipato il presidente dell’Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, l’amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni, il presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e il direttore del Centro Studi Americani (e fondatore di Formiche) Paolo Messa. I saluti iniziali sono stati, invece, appannaggio del direttore de La Civiltà Cattolica Antonio Spadaro.
Per approfondimenti sull’iniziativa si può leggere questo articolo di Andrea Picardi. Eccone uno stralcio:
“Oggi la dimensione della terra è farci vivere un presente vivo, ma denso di futuro“, ha esordito Occhetta. No, dunque, a un approccio solo rivolto al passato, come se si trattasse solo di qualcosa di romantico ma destinato a non tornare. La terra vuol dire anche lavoro, ha sottolineato ancora Occhetta. E che il significato da attribuirgli sia questo lo conferma pure la storia di Bonifiche Ferraresi, la principale impresa agricola e agroalimentare italiana almeno per l’estensione dei suoi terreni. “Non c’è nessuna contrapposizione tra tradizione e innovazione“, ha subito osservato Vecchioni, che dell’azienda è l’amministratore delegato. Anzi – ha proseguito – è necessario che questi due aspetti vengano contemperati per far sì che il settore si mantenga pienamente ancorato alla sua storia ma che sia pure, contemporaneamente, proiettato al futuro: “Industria e agricoltura si devono muovere insieme per creare valore“.
Per Formiche.net era presente all’iniziativa Umberto Pizzi. Ecco alcune delle sue foto più significative
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)