Aldo Moro nasce a Maglie, in provincia di Lecce, il 23 settembre 1916. Si iscrive a Giurisprudenza nell’Università di Bari, e, dopo la laurea, inizia la carriera accademica. Nel 1939 pubblica il suo primo libro dedicato alla “capacità giuridica penale”. Alla fine degli anni Trenta e all’inizio degli anni Quaranta è stato presidente della Fuci, l’associazione degli universitari cattolici, che, anche grazie a lui, mantenne, nonostante il governo fascista, profondità culturale, autonomia e spirito critico, preparando quello che sarebbe stata una parte importante della nuova classe dirigente.
Nel 1946 è eletto all’Assemblea Costituente come rappresentante della Dc di cui è uno dei fondatori. Poco dopo entra a far parte della Commissione dei Settantacinque che ha il compito di redigere il testo costituzionale. Nelle elezioni dell’aprile 1948 viene eletto alla Camera e fino al 1959 ricopre alcuni fra gli incarichi governativi più importanti.
Ha fatto parte di quella generazione di giovani che, dopo la violenza della dittatura fascista e dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale e del nazismo, si è dedicato ad aiutare la nascita di un Paese democratico, in cui le donne e gli uomini potessero vivere a pieno il loro destino di libertà consapevole e di grandezza morale.
La ricorrenza dei 40 anni del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse (16 marzo – 9 maggio 1978) è occasione per riproporre le foto d’archivio del maestro Umberto Pizzi.
Lo speciale di Formiche.net su Aldo Moro:
– Il buio di quel 16 marzo 1978 e la nascita dell’antiterrorismo italiano. L’articolo di Stefano Vespa
– Aldo Moro, l’uomo che sapeva ascoltare. L’articolo di Antonello Di Mario
– Aldo Moro e quel sangue che ricade ancora sulla politica italiana. Parla Marco Damilano. L’intervista di Francesco Gnagni
(Foto Umberto Pizzi – riproduzione riservata)