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Alessandro Benetton, da figlio ribelle alla guida dell’impero. La vita e le foto

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Carlo Umberto Bonomi, Alessandro Benetton
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Deborah Compagnoni, Alessandro Benetton
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Deborah Compagnoni, Alessandro Benetton, Marina Berlusconi, Maurizio Costa
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Deborah Compagnoni, Alessandro Benetton, Marina Berlusconi, Maurizio Vanadia
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Nerio Alessandri, Alessandro Benetton
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Giorgio Napolitano nomina Alessandro Benetton cavaliere del Lavoro
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Alessandro Benettoni, Deborah Compagnoni
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Alessandro Benetton, Fedele Confalonieri
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Alessandro Benetton, Carlo Pesenti
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Antonella Mansi, Alessandro Benetton, Federico Ghizzoni
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Giovanni Malagò, Alessandro Benetton
18 / 74
Alessandro Benetton, Luca Lotti
19 / 74
Alessandro Benetton, Marco Gay
21 / 74
Alessandro Benetton, Andrea Benetton ai funerali di Gilberto
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Alessandro Benetton, Roberta Guaineri
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Beppe Sala, Alessandro Benetton
24 / 74
Presentatura Olimpiadi Milano Cortina
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Alessandro Benetton, Lara Magoni
27 / 74
Gian Pietro Ghedina, Alessandro Benetton
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Olimpiadi Milano Cortina
29 / 74
Laura Fusetti, Alessandro Benetton
30 / 74
Alessandro Benetton, Beatrice Benvenuti
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Alessandro Benetton, Fabio Tamburini
34 / 74
Vittorio Merloni, Alessandro Benetton
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Giulio Tremonti, Alessandro Benetton
36 / 74
Alessandro Benetton, Guido Gentili
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Alessandro Benetton con la madre Maria Teresa Maestri
38 / 74
Alessandro Benetton, Giorgio Seragnoli
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Romano Prodi, Alessandro Benetton
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Romano Prodi, Alessandro Benetton
42 / 74
Marco Tronchetti Provera, Alessandro Benetton
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Luciano e Alessandro Benetton, Carlo Umberto Bonomi
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Claudio Sposito, Alessandro Benetton
45 / 74
Elio Catania, Alessandro Benetton, Lucio Stanca
46 / 74
Alessandro Benetton con Edoardo, Renzo e Sirio Roncadin
47 / 74
Luciano Gilberto e Alessandro Benetton con la nonna Maria Teresa Maestri
48 / 74
Alessandro e Gilberto Benetton
51 / 74
Alessandro Benetton, Deborah Compagnoni
52 / 74
Alessandro Benetton, Deborah Compagnoni, Andrea e Pinuccia Riello
53 / 74
Alessandro Benetton, Nerio Alessandri
55 / 74
Alessandro Benetton, Luciano Benetton
56 / 74
Maurizio Costanzo, Alessandro Benetton
59 / 74
Alessandro Benetton, Luciano Benetton
60 / 74
Alessandro Benetton, Giuliana Benetton
62 / 74
Lavinia Borromeo, John Elkann, Gabriele Galateri di Genola, Alessandro Benetton
63 / 74
John Elkann, Alessandro Benetton
64 / 74
Luciano Benetton, Alessandro Benetton
65 / 74
Laura, Luciano e Alessandro Benetton, Deborah Compagnoni, Luca di Montezemolo, Ludovica Andreoni
66 / 74
Deborah Compagnoni, Alessandro Laura e Luciano Benetton, Francois Pinault
67 / 74
John Elkann, Debora Compagnoni, Alessandro Benetton, Lavinia Borromeo
68 / 74
Laura, Luciano, Alessandro Benetton, Deborah Compagnoni
69 / 74
Lavinia Borromeo, John Elkann
70 / 74
Deborah Compagnoni, Alessandro Benetton
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Massimo Tononi, Alessandro Benetton

Alessandro Benetton è nato il 2 marzo 1964 a Treviso. A 57 anni, parole sue, sta per affrontare “la sfida più dura della sua vita”. E’ stato nominato presidente di Edizione, la cassaforte di famiglia, che con l’occasione è stata trasformata in Spa e ha rivoluzionato la governance. Enrico Laghi è stato designato amministratore delegato.

Ma chi è Alessandro Benetton?

Figlio di Luciano – uno dei quattro fratelli fondatori dell’omonima azienda – e di Maria Teresa Maestri, ha avuto una gioventù da perfetto milionario anni ’80 raccontata da Emanuela Audisio sul Venerdì:

“Le prime scappatelle sentimentali di notte a Londra nell’82 con jet privato, l’esperienza da modello con William Baldwin a New York, con annessi attrici e jet-set allo Studio 54, il campus a Boston, il master ad Harvard, i viaggi in Vespa, l’avventura in FI, la stima per Ayrton Senna, il mondiale vinto con Schumacher (’94). «Chiamai Flavio Briatore e gli segnalai il nome di Schumacher, mi rispose che per averlo bisogna fare un putiferio. E io: facciamolo».”

Dopo l’esperienza in Goldman Sachs, nel 1992 a 26 anni fonda 21 Investimenti (oggi 21 Invest), uno dei primi private equity italiani con ispirazione poetico/adolescenziale: 21 grammi, recitano i diari dei liceali, sarebbe il peso dell’anima. L’obiettivo della società è trovare imprese in cui investire, il suo è staccarsi dall’immagine di figlio di papà. L’impresa riesce: ha investito in oltre 100 aziende, tra cui Interflora, Pittarosso, The Space Cinema, con un buon successo. Oggi è presente in Italia, Francia e Polonia.

Nel 2012 però diventa presidente di Benetton group, per due anni, ma quando lo racconta, ne cita solo uno, e precisa di non aver dedicato molte attenzioni all’azienda di famiglia: “è come in auto, o guidi tu o è meglio non toccare il volante se guidano altri, si rischia di disturbare il lavoro e basta”. Nel 2016 lascia anche il consiglio di amministrazione in lite con i familiari e soprattutto con alcuni manager: buono il rapporto con Fabio Cerchiai, pessimo quello con Gianni Mion.

Oggi dice: “Sono stati fatti degli errori, alcuni molto gravi e non sto parlando del ponte Morandi, quella è una tragica conseguenza che peserà per sempre, gli errori sono stati fatti prima: quando si è scelto di dare troppe deleghe alle persone sbagliate. Per questo oggi siamo qui a parlare della mia nomina a presidente, perché oggi ho visto un’occasione di discontinuità per reinterpretare l’approccio industriale che ci ha caratterizzato come famiglia nel tempo”.

Tra i suoi amici, oltre a quelli del collegio Pio X di Treviso, dove hanno studiato anche i figli, ci sono Marina Berlusconi e John Elkann. Nel 1997 si innamora di Deborah Compagnoni, campionessa di sci e appassionata di sport come lui, che pratica (e insegna) surf, kitesurf, sci alpino, barca a vela. I due hanno tre figli: Agnese, Tobias e Luce. Si sposano nel 2008 con una cerimonia così semplice e scarna che la primogenita chiese: «Ma l’altro, quello prima, era stato con il vestito bianco e tutti gli invitati?». Solo che quello prima non c’era mai stato.

Vivono in una villa chiamata «The Invisible House», futuristica costruzione di cemento e acciaio nel trevigiano, progettata dall’architetto giapponese Tadao Ando, con una parte interrata. Ha detto ad Alain Elkann su La7: «Cerco di conservare un aspetto della mia vita molto tranquilla, stando il più tempo possibile con la mia famiglia». L’ufficio dista pochi minuti da casa, quando può torna a pranzo, la sera beve una tisana alle erbe e si addormenta alle dieci.

Si sono separati durante il primo lockdown, ma non hanno mai annunciato nulla, uniche tracce della rottura qualche foto su Chi e un lancio di Dagospia. A settembre 2021 è stata lei a parlare col Messaggero, tra la natìa Santa Caterina Valfurva, la Cortina dello sci e la Treviso dei figli: “Sto bene, faccio quello che mi piace di più e oggi vivo una vita lontano dai riflettori. Come una donna qualsiasi”.

(Copyright Imagoeconomica)

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