Il 23 agosto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si è recato in Italia per partecipare al Meeting di Rimini. Stoltenberg è intervenuto in un panel con il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, dedicato al tema “Da nord a sud: difesa e pace nel mondo”
“Sono sicuro che prevarremo contro tutte le sfide, perché i nostri valori sono più forti. La libertà, la democrazia e le società aperte avranno sempre la meglio sull’odio, la violenza e l’intolleranza, e uniti dietro i nostri valori comuni non c’è nessuna minaccia che non possiamo affrontare e nessuna sfida che non possiamo superare”.
Sono le parole decise con cui il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha concluso il suo intervento, molto atteso, al Meeting di Rimini. Il segretario, che è stato incasellato dal Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione Roberto Fontolan nella “nella hall of fame di personalità che negli anni hanno visitato il Meeting”, ha fin da subito sottolineato la stretta collaborazione con l’Italia, “uno dei membri più importanti della Nato”. “Voglio ringraziare l’Italia per tutti i suoi contributi all’alleanza, è una voce importantissima per il lavoro del dialogo e della diplomazia”, ha detto Stoltenberg: “Il mondo avrebbe bisogno di una buona dose dello spirito del Meeting di Rimini proprio adesso”.
Il titolare della Farnesina ha parlato della necessità “che la nostra risposta al terrorismo sia coordinata”, ricordando che l’Italia è il “secondo contributore in importanti missioni, dall’Afghanistan al Kosovo”, ma che “ha anche una sua propria risposta nazionale al bisogno di sicurezza, che ci ha permesso di essere fino ad ora solidali e sicuri”. Spiegando che le comunità musulmane hanno cominciato a denunciare dall’interno i soggetti che si radicalizzano. Ma “dobbiamo dire con grande forza che se siamo tolleranti non possiamo esserlo con gli intolleranti”. Il tema sul tavolo resta però “un’Unione europea con un sistema comune di difesa, ne abbiamo parlato poco fa con il segretario generale della Nato – ha detto Alfano-. Non in una logica antagonista alla Nato ma complementare”. (Leggi qui cosa hanno detto Alfano e Stoltenberg)
A chiudere la giornata dei lavori è stato un incontro dal titolo “Cambiamento d’epoca: la crisi come passaggio”, a cura di Luciano Violante, che ha visto l’intervento di Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia. Il dibattito è stato introdotto da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
(Foto Raffaele Verderese/ImagoEconomica)