È morto ieri sera a Roma Alfredo Reichlin. Nato a Barletta nel 1925, a cinque anni si trasferì a Roma. Giovanissimo partigiano, partecipò alla Resistenza con le Brigate Garibaldi. Si iscrisse al Pci nel 1946 diventando presto uno dei più importanti dirigenti del partito. Fu direttore dell’Unità.
“L’insegnamento che ci lascia Alfredo Reichlin in politica è che la sinistra deve sempre sfidare se stessa caricandosi delle prospettive generali di una società, cioè di quella che nella sua generazione si chiamò questione nazionale. Sul piano umano ci ha insegnato che con gli anni che passano non è detto che passino anche la curiosità, lo sguardo lungo e ottimistico, la voglia di combattere e l’allegria”. con queste parole pubblicate sulla sua pagina Facebook lo ha ricordato Pier Luigi Bersani, e come lui tanti altri.
“La scomparsa di Alfredo Reichlin è una notizia che mi addolora molto. Era nato a Barletta, ma era andato via subito dalla Puglia, ma mantenne con la nostra regione un legame così forte che il Pci lo indicò come segretario regionale e fu anche consigliere comunale”, ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Molto spesso – ha continuato – soprattutto durante la mia esperienza di Sindaco di Bari, mi è capitato di incontrarlo. Reichlin manteneva un’idea modernissima della questione meridionale, mai legata alla solita retorica del riequilibrio per il riequilibrio. Aveva invece compreso l’energia potente che il Mezzogiorno ha sempre messo a disposizione del Paese e che spesso l’Italia ha ignorato per incapacità di comprendere fino in fondo qual è il senso della nostra identità. Il Mezzogiorno rimane nelle sue conversazioni e indicazioni come una questione centrale dell’unità del Paese, evitando di rinchiudersi nel recinto della retorica banale e cercando di dimostrare concretamente quanto noi possiamo fare per il bene dell’Italia intera. Giungano alla sua famiglia il cordoglio e la vicinanza della Regione Puglia”.
Parole di cordoglio anche dal presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti: “La presenza di Alfredo Reichlin nella vita della sinistra italiana è stata costante e feconda. Dalla scelta partigiana alla lunga militanza nel Pci e, in ultimo, nella volontà di accompagnare con le sue idee la fase di cambiamento che si è aperta dentro il Pd”. Zingaretti ha ricordato che “la grande energia politica di Reichlin nasce proprio dal continuo sforzo di adeguare il più importante partito della sinistra italiana ai cambiamenti del Paese, dandosi come stella polare la missione della partecipazione al lavoro, alla vita culturale e alla stessa politica delle donne, dei giovani e degli uomini, soprattutto nelle zone del disagio. A Roma, la sua città, e nel Paese. Credo che questo sforzo di apertura e di rinnovamento sia un’eredità enorme che ci lascia Reichlin, oggi più che mai preziosa per il Pd e per il campo della sinistra italiana”.
Ecco Alfredo Reichlin nelle foto di Umberto Pizzi.
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