Era il 10 ottobre quando il New Yorker pubblicava l’inchiesta sulle molestie subite da attrici, modelle, collaboratrici di Harvey Weinstein, fondatore della casa di produzione Miramax. Il settimanale americano, che ha pubblicato l’inchiesta firmata da Ronan Farrow pochi giorni dopo quella pubblicata dal New York Times, ha riportato testimonianze dirette di molte attrici, tra cui quella di Asia Argento, figlia del regista Dario, che ha raccontato di essere stata molestata per la prima volta da Weinstein nel 1997, quando aveva 21 anni, e di essere stata poi perseguitata dal produttore per almeno altri 5 anni. Di pochi giorni fa una nuova inchiesta di Farrow ha mostrato come attorno a Weinstein ci fosse una vera e propria squadra di investigatori privati, giornalisti, ex agenti segreti incaricati di screditare e impedire la pubblicazione delle inchieste che – per anni – sono rimaste nelle scrivanie delle grandi testate giornalistiche americane.
Il racconto-testimonianza della regista e attrice italiana ha aperto il dibattito anche in Italia sulle molestie nel cinema, ma non solo. Di questi giorni sono le rivelazioni fatte da circa una decina di attrici che hanno accusato il regista Fausto Brizzi di averle molestate con il pretesto di fare dei provini. Il regista ha respinto ogni accusa, ma come riporta il Fatto Quotidiano al momento non ha querelato la trasmissione Le Iene che ha diffuso la notizia delle molestie, né le attrici e modelle che hanno avanzato le accuse.
Ecco, nelle foto d’archivio di Umberto Pizzi, una giovane Asia Argento.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata