Sono Aurelio Regina, già presidente degli industriali di Roma e del Lazio, e Antonio Vacchi, presidente degli industriali di Bologna, i due candidati alla successione di Giorgio Squinzi alla guida di Confindustria, dopo che Vacchi nella giornata di ieri ha sciolto la riserva sulla sua candidatura.
“Per ora si prospetta un duello per la corsa alla presidenza: Vacchi, appunto, e Aurelio Regina – scrive Roberto Mania su Repubblica – che da tempo ha annunciato la sua disponibilità all’insegna della discontinuità. Formalmente le candidature saranno presentate ai tre saggi che si insedieranno il 28 gennaio. Dopo la consultazione della base i saggi porteranno al voto del consiglio generale i candidati che avranno ottenuto almeno il 20 per cento dei voti assembleari. Per adesso, sia Regina sia Vacchi sembrano in grado di superare agevolmente quella soglia. Si vedrà poi, dopo la campagna elettorale, chi prevarrà al consiglio generale straordinario già convocato per il 17 marzo. Il 26 maggio, infine, l’elezione da parte dell’assemblea generale”.
I due candidati esprimono due aree diverse di Confindustria, si legge ancora su Repubblica: “Vacchi, considerato un prodiano, è a guida di un gruppo di packaging (Ima), quotato, fortemente internazionalizzato (91 per cento del fatturato viene dall’estero); Regina, presidente e azionista di Manifattura Sigaro Toscano, è anche consulente di Egon Zehnder, multinazionale per la ricerca del personale di altissimo profilo, è stato per un biennio vice di Squinzi con cui ha poi clamorosamente rotto, è uomo con una rete fittissima di relazioni. Regina sarebbe forte anche di un patto con Vincenzo Boccia, imprenditore salernitano, già presidente della Piccola industria e ora nella squadra di Squinzi con la responsabilità del settore del credito. Un patto che, tra l’altro, consentirebbe a Regina di raccogliere consenso in alcune aree del Nord dove all’imprenditore foggiano di nascita ma romano di adozione si rimprovera proprio l’eccessiva ‘romanità'”.
Ecco una selezione di foto dei due candidati alla guida di Confindustria.