Dal 2008 è oramai è diventato un appuntamento tradizionale il “Premio Bruno Leoni” che ha visto come vincitore il polacco Leszek Balcerowicz, autore del “Piano Balcerowicz” con cui nel 1989 il governo polacco ha liberalizzato i prezzi beni di consumo. Il Premio vuole essere un riconoscimento al prezioso contributo che alcune persone sanno dare alla causa della libertà. Quest’anno, trentennale della caduta del Muro di Berlino, il Premio Bruno Leoni è stato assegnato a Leszek Balcerowicz, per una motivazione bene specifica: “La straordinaria determinazione prima nel liberalizzare la Polonia, e oggi nel preservare quanto più possibile le libertà tenacemente conquistate, attraverso la ricerca scientifica, l’impegno politico e l’attività di divulgazione”. Circa 550 persone hanno partecipato alla cena che si è tenuta ieri a Milano legata all’evento. Alla serata hanno inoltre preso parte diverse personalità del mondo dell’impresa, del giornalismo, dell’accademia e della politica.
Il direttore generale dell’Istituto Alberto Mingardi, ha spiegato ad Affaritaliani.it:”Abbiamo voluto festeggiare la caduta di Berlino: abbiamo festeggiato questo anniversario da liberali, cioè pensando a ciò che ha significato per milioni di persone nell’est europeo, ma non bastava la caduta del muro, ciò che è seguito è stato un percorso di transizione che ha avuto bisogno di grandi trasformatori. Leszek Balcerowicz è stato il grande riformatore della Polonia. Lo abbiamo voluto premiare sia in qualità di riformatore sia di attivista, il quale si sta battendo con grande coraggio contro le scelte liberticide del governo del suo stesso Paese”.
Un Premio particolare, nel contesto in cui stiamo vivendo: nelle quali la libertà d’impresa viene sempre più compressa. Si tratta, per l’Istituto, di un’occasione particolare: un occasione per ritrovarsi in un contesto informale e piacevole, fra persone che condividono idee di libertà e responsabilità individuale e che riescono a farne una battaglia concreta.
(Foto Francesco Cocco: riproduzione riservata)