Il 7 febbraio 2017 si è svolta, presso l’ Istituto Luigi Sturzo di Roma, la presentazione del terzo volume della collana EconomiaReale/Rubettino “Le radici europee della crisi europea, le radici italiane della crisi italiana” (Rubbettino), a cura dall’economista Mario Baldassarri.
Tra i partecipanti all’incontro sono intervenuti Veronica De Romanis, Domenico Mario Nuti e Alberto Quadrio – Curzio. A seguire, nel pomeriggio, hanno preso parola gli economisti Innocenzo Cipolletta, Marcello Messori e Guido Maria Rey. A concludere la giornata sono stati Renato Brunetta, Francesco Boccia e Arturo Scotto, i quali hanno dibattuto su eventuali proposte politiche da prendere in considerazione.
Ospite, in collegamento da Bruxelles, il neopresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Da leggere Francesco Gnagni e il suo articolo dal titolo “Non c’è contraddizione fra rigore e crescita in Europa”.
Tajani ha sostenuto la necessità di una maggiore Europa perché “malgrado tutte le difficoltà” è “la nostra strada maestra”.
E durante il suo intervento ha affermato: “Sono convinto che si debba rimettere al centro della nostra governance economica la competitività delle imprese”. Inoltre Tajani ha messo in evidenza un punto fondamentale: la connessione tra rigore e crescita. E ha sostenuto che “non è impossibile” se si lavora sulla “qualità della spesa”.
L’intervento del neopresidente del Parlamento europeo si è concluso con la sua volontà a sostenere il piano Junker.
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