Primo “contatto” tra le quattro nuove good bank e i risparmiatori, ma la situazione non cambia e la protesta andrà avanti. Dopo le tensioni delle ultime settimane, la riunione nella sede romana della Nuova Banca Marche è servita ad aprire il dialogo tra gli obbligazionisti penalizzati dal decreto salva-banche, senza però novità sugli indennizzi perché gli istituti di credito aspettano le decisioni del governo. E mentre il ministero dell’economia sta lavorando “speditamente” sui decreti attuativi, la pressione sull’esecutivo e sugli istituti di credito non sembra destinata ad allentarsi: martedì 12 ci sarà un incontro tra i sindacati e il presidente Roberto Nicastro e nella stessa giornata è prevista una nuova manifestazione a Roma davanti alla sede della Consob.
“C’è stato un primo contatto – ha detto la presidente dell’associazione vittime del Salva-banche, Carmen Letizia Giorgianni – ma non ci sono novità: non sono emerse tipologie di ristoro oltre a quelle già messe a disposizione dal fondo di solidarietà (con una dote di 100 milioni, ndr). Le nuove banche non possono agire con soluzioni diverse rispetto a quelle già previste”. È stata confermata “la tutela delle fasce più deboli, 687 persone nella fascia di povertà, ma è un numero insoddisfacente. Spero ci siano altri incontri, noi continuiamo la nostra protesta contro il governo e la Banca d’Italia”.
Più rassicurante invece Maria Pierdicchi, consigliere indipendente delle quattro banche. “Siamo molto soddisfatti di questo incontro – ha sottolineato – abbiamo a cuore i risparmiatori. Risposte concrete sui criteri dei rimborsi saranno contenute nel decreto interministeriale che il governo dovrà emanare quanto prima, con l’obiettivo comune di accelerare sulla definizione delle norme per andare incontro ai risparmiatori. Da parte nostra garantiamo la massima collaborazione”.
(Testo: Askanews)
(Foto: Paolo Cerroni/Imagoeconomica)