Approda in aula alla Camera la legge per il superamento dei vitalizi ai parlamentari che porta la firma del portavoce della segreteria del Pd Matteo Richetti. L’approvazione, salvo imprevisti e colpi di scena nelle singole votazioni, è attesa per mercoledì mattina.
Sulla carta la convergenza Pd-M5s sulla pdl Richetti non pone problemi di numeri a Montecitorio. Mentre lo stesso non potrà dirsi quando, con molta probabilità ormai dopo la pausa estiva del Parlamento, il testo andrà al voto a palazzo Madama. Motivo per cui il M5s avrebbe preferito alla legge una delibera dell’ufficio di presidenza della Camera in modo da rendere ceto il superamento dei vitalizi almeno per gli ex depuatti. “Noi – dice Danilo Toninelli, capogruppo M5s in commissione Affari Costituzionali, sosteniamo e voteremo la pdl Richetti anche se non è la nostra proposta. E ci auguriamo che sarà approvata. Abbiamo però una grandissima paura. Bisogna stare molto attenti: il Pd ha detto che la vuole portare in aula, non che la vuole votare e approvare…”.
Ad alimentare il clima di sospetti e diffidenza c’è anche l’annuncio che Beppe Grillo e Davide Casaleggio saranno di persona in tribuna alla Camera per vigilare sul primo voto del Parlamento sull’abolizione dei vitalizi. “Domani – ha twittato ieri il leader M5s – sarò alla Camera per seguire i lavori dell’aula sui vitalizi. #BastaPrivilegi per gli onorevoli: una volta per tutte”.
Dal Nazareno il Pd respinge al mittente sospetti e diffidenze. “Sarà una giornata importante: va in aula la riforma dei vitalizi parlamentari che porta la firma di uno dei più autorevoli diirgenti del Pd Matteo Richetti. E sarà approvata con i voti di tutto il partito”, ha affermato il capogruppo dem in Affari Costituzionali Emanuele Fiano.
(Testo: Askanews)
(Foto: Imagoeconomica)