Il miliardario ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, 77 anni, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura per la corsa alla Casa Bianca alle prossime elezioni di novembre 2020 sul sito della propria campagna elettorale. La sfida è dunque lanciata e non solo: Bloomberg fa sapere che non accetterà donazioni politiche nella sua corsa alla Casa Bianca e, se verrà eletto, rinuncerà allo stipendio.
La rivista Forbes lo ha collocato all’ottavo posto nella classifica dei miliardari con un patrimonio stimato in 54,4 miliardi di dollari. Nato a Boston nel 1942, laureato presso la prestigiosa Johns Hopkins University nel 1966, ha conseguito un master in business administration alla Harvard University. Approda a Wall Street con la Salomon Brothers, diventandone partner nel 1972. Nel 1968 fonda la Bloomberg Lp di cui controlla l’85%. Sul fronte economico, conservatore, sostiene istanze liberali sui temi sociali e ambientali. Ha lanciato Beyond Carbon, la più grande organizzazione mobilitata contro i cambiamenti climatici, in netto contrasto con Trump. Per la sua attività di filantropo, si è aggiudicato la terza posizione nella classifica elaborata da Forbes e Shook Research sui principali 50 donatori d’America aderendo alla campagna “The Giving Pledge”, per incoraggiare le persone estremamente ricche a contribuire con la maggior parte delle loro ricchezze a cause filantropiche.
Personaggio politico particolarmente atipico nel panorama statunitense pur essendo appartenente al partito Repubblicano è considerato da molti un repubblicano liberale, per le sue idee favorevoli all’aborto e alla legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, molto più vicine agli ideali democratici, infatti prima della sua elezione a sindaco apparteneva al partito Democratico. È stato eletto sindaco nel 2001 come successore di Rudolph Giuliani, anche grazie ad una imponente campagna elettorale, sconfiggendo l’avversario, Mark J. Green. Nel 2005 è stato rieletto sull’avversario democratico Fernando Ferrer. Il 19 giugno 2007 ha annunciato di aver lasciato il partito Repubblicano ed essere così indipendente. Si è quindi ripresentato alle elezioni del 3 novembre 2009, uscendone riconfermato sindaco con il 50,6% dei voti, battendo il candidato democratico Bill Thompson che ha ottenuto il 46%. Il 1º gennaio 2010 ha avuto quindi inizio il suo terzo mandato.
Dopo avere annunciato nell’ottobre 2018 di essersi iscritto al partito Democratico pur avendone fatto parte nel 2001, il 5 marzo 2019 Bloomberg rinuncia a candidarsi alle elezioni presidenziali del 2020. La sua rinuncia viene annunciata poche ore dopo l’annuncio di quella di Hillary Clinton. Il 24 novembre 2019 annuncia invece la sua candidatura alle primarie democratiche per l’elezione del candidato alla presidenza degli Stati Uniti.
(Foto: Imagoeconomica)