Il ministro delle Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno è stata ospite del convegno “Reinventare lo Stato” dell’Associazione Amici di Marco Biagi, tenutosi ieri alla Biblioteca della Camera dei deputati. La presentazione del rapporto sulle Pa in Italia realizzato dall’associazione, presieduta da Maurizio Sacconi, con il supporto di Forum Pa, è stata occasione di confronto fra i convenuti riguardo l’efficienza e il futuro degli apparati della funzione pubblica.
“La vera rivoluzione per la Pubblica amministrazione italiana sarà la digitalizzazione dell’intero sistema. Eppure una tale innovazione, che trasformerà la Pa in qualcosa di finalmente moderno, rischia di risultare inadeguata”, ha spiegato Bongiorno. Perché? “L’operazione propedeutica alla digitalizzazione sarebbe stata la semplificazione delle amministrazioni, che però non è avvenuta finora. E allora il rischio è ritrovarsi a digitalizzare un groviglio con tutti gli effetti nefasti del caso”, ha aggiunto Bongiorno.
La quale ha proseguito la sua riflessione sulla digitalizzazione della Pa. “Un processo di simile portata è destinato non solo a riscrivere i tempi della Pa ma anche le sue regole. Il problema si pone nel come farle accettare a un sistema che più volte si è dimostrato allergico al cambiamento. La rivoluzione digitale deve essere capita, compresa dal corpo dirigente e dipendente. D’altonde non possiamo imporre delle regole senza che esse non vengano capite e dunque apprezzate. Anche per questo dico che, oltre all’opera di bonifica della semplificazione, preparatoria della digitalizzazione, oggi la vera mission del governo deve essere quella di rendere ‘gradevole’ la rivoluzione digitale a chi lavora nella Pa”.
Tra gli ospiti avvistati Tiziano Treu e Stefano Parisi dal nostro fotografo Umberto Pizzi.
Leggi qui l’articolo sul convegno di Gianluca Zapponini
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)