Gianni Letta ha compiuto il 15 aprile 83 anni. Politico, giornalista, braccio destro di Berlusconi, di sè ha detto: “Nella mia vita sono stato un avvocato mancato e un giornalista perduto”. Nato ad Avezzano, è stato definito l’uomo del dialogo per le sue capacità di mediazione nella scena politica italiana.
Letta è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi guidati da Silvio Berlusconi (I, II, III e IV), ma ha iniziato il suo rapporto con il Cavaliere nella seconda metà degli anni ’80, conducendo nelle reti mediaset la prima trasmissione politica, Italia domanda.
“Sul culto per la riservatezza del personaggio – scriveva Filippo Ceccarelli – esiste un’ampia leggenda, e per sostanziarla nei suoi aspetti perfino genetici basterà ricordare il testo del necrologio pubblicato in occasione della scomparsa della mamma di Gianni: ‘Gli otto figli la ricordano con amore e profonda gratitudine, ma anche con quella discrezione che lei ha sempre praticato e insegnato. Avrebbe preferito il silenzio, con l’annuncio dopo l’ultimo commiato’. Celebre anche per lungimirante cautela, acume volpino, capacità di lavoro (estesa alla fedele segretaria Lina fino a Natale o a Ferragosto), nonché per quella speciale forma di cortesia che gli inglesi definiscono ‘grace under pression’, grazia sotto pressione, qualità comunque non molto diffusa tra i potenti”.
(Foto: Imagoeconomica)