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Chi c’era alla prima giornata in memoria dei caduti dei Servizi. Le foto

Paolo Gentiloni
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Alberto Manenti, Alessandro Pansa, Paolo Gentiloni e Mario Parente
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Alberto Manenti, Alessandro Pansa, Paolo Gentiloni e Mario Parente
Paolo Gentiloni

Servire l’Italia con senso del dovere, lealtà e spirito di sacrificio: sono i valori di riferimento dell’intelligence, una particolare Comunità di servitori dello Stato votati a promuovere e garantire la salvaguardia degli interessi e della sicurezza della Repubblica Italiana, delle sue Istituzioni e dei suoi cittadini.

Uomini e donne che a questo prestano una dedizione incondizionata e una vocazione laica di servizio alla Nazione, agendo e operando anche a costo del sacrificio estremo. Sono le storie di Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo. Uomini perbene alla cui memoria dobbiamo inchinarci e guardare con gratitudine.

L’istituzione di una ‘Giornata della memoria dei caduti dei Servizi di informazione per la sicurezza’ è intesa come un omaggio doveroso a tutti gli appartenenti agli Organismi informativi che nel corso della storia, dentro e fuori i confini dell’Italia, hanno silenziosamente sacrificato al dovere la propria vita.

Doveroso perché la loro testimonianza è espressione di un bagaglio di ideali e di valori, che merita assolutamente di divenire, in permanenza, parte essenziale della nostra memoria collettiva, ed il cui significato profondo deve servire a sensibilizzare l’opinione pubblica, ed in particolare la sua componente più giovane, sul lavoro dell’intelligence, sulla sua identità, e sulla sua irrinunciabile centralità nella tutela e difesa del Paese, dei cittadini e delle istituzioni democratiche.

Ogni 22 marzo – così dispone la recente direttiva approvata dal Presidente del Consiglio dei Ministri – in coordinamento con altre amministrazioni pubbliche, istituzioni universitarie, culturali, scientifiche, associazioni ed enti privati interessati, si assumeranno iniziative di informazione e comunicazione volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare i giovani sul significato del sacrificio dei Caduti dell’intelligence in Italia e all’estero. E questo obiettivo sarà perseguito anche attraverso attività volte ad acquisire la conoscenza del ruolo e delle finalità del Sistema di informazioni per la sicurezza della Repubblica.

Oggi, nella Giornata della memoria dei Caduti dell’intelligence, si è tenuta una breve e intensa cerimonia di commemorazione presso il piazzale dei Caduti di Forte Braschi. Vi hanno preso parte i familiari dei Caduti, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Presidente del COPASIR Giacomo Stucchi, il Direttore generale del Dis Alessandro Pansa, il Direttore di AISE Alberto Manenti, il Direttore di AISI Mario Parente, unitamente ai vertici delle Forze Armate e di Polizia, ai ministri del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), e ai membri del COPASIR.

Il Presidente del Consiglio ha deposto una Corona d’alloro con nastro tricolore. Alle ore 11.00 in tutte le sedi del Comparto è stato osservato un minuto di raccoglimento in onore di Li Causi, Calipari, D’Auria e Colazzo.



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