“In Italia, caso unico nella storia dell’Occidente, da sessant’anni c’è una lotta tra Comunismo e Fascismo, comunisti e anticomunisti. Si tratta di una guerra civile a bassa intensità in cui ognuno rinfaccia all’altro che sta distruggendo la democrazia. Dopo tanti anni siamo ancora lì”. Carlo Calenda parla così durante la presentazione del suo libro I mostri. E come sconfiggerli, edito da Feltrinelli, alla Casa del Cinema di Roma.
“Sui decreti sicurezza quando eravamo all’opposizione si è gridato al Fascismo ma dopo 300 giorni sono ancora lì – ricorda – ma non si faceva prima a dire che si doveva rimettere a posto gli Sprar? Se tutto diventa di destra cosa rimane alla sinistra? Perché la sinistra non riesce mai a dire una cosa semplice, cioè che è giusto che chiunque possa entrare ma non tutti possono entrare se il flusso non è gestibile? Quando c’è da difendere un migrante giustamente la sinistra è presente, ma non c’è quando si tratta di capire perché sono stati chiusi i consultori familiari. Lì inizia la destra, che ha cercato di dare una dignità, magari finta, ma almeno l’ha fatto. In realtà mai nessun governo di destra ha fatto un provvedimento per la classe media”.
Calenda parla a un parterre ricco di volti noti, tra cui Matteo Richetti, Riccardo Tozzi, Daniele Archibugi, Alessandro Barbano e in prima fila anche sua moglie Violante Guidotti, sua figlia Giulia e sua madre Cristina Comencini.
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