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Casini al Centro dell’Aula. Le foto della presentazione del libro firmate Pizzi

C’era Pier Ferdinando Casini al centro dell’auletta dei gruppi di Montecitorio nel pomeriggio di ieri, ma non era solo. Anzi, erano tantissimi i volti di ieri e di oggi della politica ad assistere alla presentazione del suo ultimo libro, “Al centro dell’Aula. Dalla prima Repubblica a oggi. Dialogo con Paolo Pombeni”: Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana, Gianfranco Fini, Gianni Letta, Mario Monti, Dario Franceschini, Angelino Alfano, Ugo Sposetti, Fabrizio Cicchitto.

I temi sollevati vanno dai ricordi della prima Repubblica ai tentativi di riforme costituzionali con la lettura di stralci degli interventi dello stesso Casini durante la bicamerale presieduta al tempo da Massimo d’Alema, letti dal presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale ha colto l’occasione per stigmatizzare chi demonizza e trasforma “l’avversario in nemico” ricorrendo a “pratiche di delegittimazione”.

Si è parlato anche delle riforme proposte oggi dal governo, come il premierato (“la Meloni – afferma Casini – non è il padrone del Paese, è il leader, ma ha i pesi e contrappesi che le democrazie comportano, e quando pesi e contrappesi non sono rispettati, il troppo storpia”) e di centro (“chi è causa del suo male quando Renzi e Calenda prendono quasi il 10% e poi tutto si disperde e slabbra in litigi”).

Le domande hanno toccato anche la legge elettorale e arriva un “mea culpa” sulla cancellazione delle preferenze: “Vogliamo fare una riforma per restituire ai cittadini la possibilità di scelta dei propri parlamentari? Noi, Ignazio, Gianfranco, Dario, quando eravamo eletti ci conoscevano tutti, democristiani, socialisti, liberali, comunisti, Sposetti è qui. Oggi nessuno sa più chi sono i parlamentari, sono scelti dai leader”.

E, sollecitato, Casini ha ammesso: “Abbiamo fatto una cavolata a cancellare le preferenze. sì, l’abbiamo fatta noi, la vita è piena di peccati e di virtù. Non è che chi sta al centro ha solo virtù”. La platea amica, ci sono anche il figlio di Andreotti e i figli di Forlani, applaude.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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