C’era tutto il gotha dell’economia all’assemblea biennale di Assonime, l’associazione che raggruppa le società per azioni italiane, che si è svolta martedì mattina a Roma al centro congressi Enel di viale Regina Margherita. Dove è stato eletto presidente dell’associazione Innocenzo Cipolletta, economista, al posto del banchiere Maurizio Sella.
Al centro congressi Enel di viale Regina Margherita si sono dati appuntamento alcuni fra i più influenti manager italiani, dall’ad di Leonardo Alessandro Profumo passando per il presidente di Cassa depositi e prestiti Claudio Costamagna, passando per il presidente di Montepaschi Alessandro Falciai. C’erano anche il vice presidente di Telecom, Giuseppe Recchi, Paolo Astaldi, presidente di Astaldi spa, Pietro Salini, ad di Salini Inpregilo, e Antonella Mansi, vice presidente di Confindustria. Ospite, il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.
Un Padoan che si è detto particolarmente soddisfatto per i segnali di ripresa che la nostra economia comincia a mostrare. Su tutti la decisione del Fondo monetario internazionale di rivedere al rialzo le stime di crescita del Pil italiano, di più di mezzo punto, per il 2017. Le previsioni passano quindi dallo 0,5-0,8% all 1,3%. “Sono cifre gigantesche anche al di sopra delle ottimistiche previsioni del Tesoro, che sono più basse – ha dichiarato il ministro all’assemblea di Assonime – La cosa mi fa piacere, non mi soddisfa pienamente ma non mi stupisce”.
Questa la notizia positiva. Ma chi vede il bicchiere mezzo vuoto fa notare che per l’Fmi la crescita italiana appare comunque troppo lenta, e lo dimostra il fatto che l’Italia è il fanalino di coda dell’Unione Europea. Washington ci chiede di spingere sulle riforme, dal Catasto alle pensioni, che appesantiscono esageratamente la spesa pubblica. Il Fondo sollecita l’introduzione di una “forma di tassazione moderna sugli immobili”. Il Fondo (così come Bruxelles) non hanno gradito l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e non è esclusa una sua re-introduzione. In ogni caso il Fmi specifica che “la ripresa dovrebbe continuare, ma i rischi sono significativi”.
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